«Giornata dell'Osteoporosi»
Sabato e domenica visite gratis

Torna per il quarto anno consecutivo, in occasione della Giornata mondiale contro l'osteoporosi del 20 Ottobre, l'H-Open Day organizzato dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da). Visite gratuite a Bergamo, Ponte San Pietro e Zingonia.

Torna per il quarto anno consecutivo, in occasione della Giornata mondiale contro l'osteoporosi del 20 Ottobre, l'H-Open Day organizzato dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da).

L'associazione e gli oltre 70 ospedali premiati con i Bollini Rosa saranno impegnati a sensibilizzare le italiane nei confronti di una malattia che si previene e si risolve, non solo grazie a un sano stile di vita e a una dieta corretta, ma anche grazie a un'adeguata informazione.

L'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo aderisce all'iniziativa offrendo valutazioni gratuite sul rischio di sviluppare l'osteoporosi alle donne che si presenteranno agli ambulatori dell'Endocrinologia (ingresso 29, piano terra) dalle 9 alle 12 di domenica 20 ottobre. Non serve la prenotazione.
«L'osteoporosi – spiega la Presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora – è una patologia a largo impatto sociale, con diverse e comprovate conseguenze negative di matrice sanitaria, sociale ed economica, spesso sottovalutata e affrontata con grave ritardo. Si tratta, infatti, di una malattia silenziosa, che può progredire per diversi anni fino a quando viene confermata la diagnosi o finché non avviene una frattura. I numeri parlano chiaro: a causa dell'alto indice di invecchiamento, si stima che entro il 2050 le fratture di femore saliranno dagli attuali 1,6 milioni annui a 5-6 milioni; solo in Italia, si passerà da 86 mila fratture di femore, registrate nel 2000, a circa 150 mila entro il 2020».

L'osteoporosi è una malattia causata dalla diminuzione della densità ossea accompagnata da un aumentato rischio di fratture, che interessa il 60% delle italiane avanti con gli anni. Tra le cause ci sono l'abitudine al fumo, l'abuso di alcool, l'impiego di alcune terapie come i cortisonici, il basso apporto di calcio e/o vitamina D, l'immobilizzazione protratta, la familiarità per fratture di femore o vertebrali e il basso indice di massa corporea.
«Fondamentali sono dunque, da un lato, l'attenzione per la malattia nella fase di prevenzione e di prescrizione delle cure, che devono ridurre il rischio di frattura e di rifrattura, e dall'altro, la motivazione del paziente al proseguimento della terapia, spesso interrotta o non adeguatamente seguita, con un grave spreco economico – prosegue Francesca Merzagora - L'iniziativa dell'H-Open Day, che coordiniamo quest'anno in collaborazione con oltre 70 ospedali italiani premiati con i nostri Bollini Rosa, ha come obiettivo quello di accompagnare le donne nei centri di riferimento della loro città per ricevere un'assistenza appropriata».

A conclusione degli eventi organizzati sul territorio, si terrà martedì 22 ottobre a Milano il convegno aperto alla cittadinanza «Osteoporosi e farmaci: quale futuro?» (ore 11,30, Sala Ricci - Fondazione culturale San Fedele, Piazza San Fedele).

In Humanitas Gavazzeni la Giornata di prevenzione sull'osteoporosi - http://www.gavazzeni.it/pazienti/malattie-e-cure/ossa/4200-osteoporosi - si svolgerà mercoledì 23 ottobre con un incontro medico divulgativo in programma dalle ore 12 alle ore 13 nell'Auditorium di Villa Elios con ingresso libero.

Anche gli IOB (Policlinico San Marco di Zingonia e Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro) aderiscono anche quest'anno alla «Giornata mondiale dell'Osteoporosi», iniziativa promossa da O.N.Da, Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, giunta alla sua quarta edizione.

Per l'occasione le due strutture, entrambe premiate da O.N.Da. con 2 Bollini Rosa a riconoscimento dell'attenzione dedicata alle donne, apriranno le loro porte, con consulenze gratuite e incontri, a tutte coloro che vogliono conoscere più da vicino questa patologia che in Italia riguarda 5 milioni di persone e soprattutto fare prevenzione.

«L'osteoporosi – spiega la presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora – è una patologia a largo impatto sociale, con diverse e comprovate conseguenze negative di matrice sanitaria, sociale ed economica, spesso sottovalutata e affrontata con grave ritardo. Si tratta, infatti, di una malattia silenziosa, che può progredire per diversi anni fino a quando viene confermata la diagnosi o finché non avviene una frattura. I numeri parlano chiaro: a causa dell'alto indice di invecchiamento, si stima che entro il 2050 le fratture di femore saliranno dagli attuali 1,6 milioni annui a 5-6 milioni; solo in Italia, si passerà da 86 mila fratture di femore, registrate nel 2000, a circa 150 mila entro il 2020. Fondamentali sono dunque, da un lato, l'attenzione per la malattia nella fase di prevenzione e di prescrizione delle cure, che devono ridurre il rischio di frattura e di rifrattura, e dall'altro, la motivazione del paziente al proseguimento della terapia, spesso interrotta o non adeguatamente seguita, con un grave spreco economico».

Al policlinico San Pietro, sabato 19 ottobre dalle 9 alle 14, gli specialisti dell'Ambulatorio diOsteoporosi e Malattie Metaboliche dell'Osso dell'Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia saranno a disposizione per uno screening densitometrico gratuito (prenotazione obbligatoria al numero 035.604361). Sempre il 19 ottobre, dalle 10 alle 12 si terrà un incontro aperto alla popolazione a cura del Servizio di Dietistica del Dipartimento Chirurgico dal titolo «Alimentazione e osteoporosi: facciamo il punto» (prenotazione obbligatoria al numero 035.604361).

Il Policlinico San Marco di Zingonia aderisce invece offrendo consulenze nutrizionali gratuite, in programma il 19 ottobre dalle 10.30 alle 13 presso l'Ambulatorio di Nutrizione Clinica, durante le quali si potranno ricevere preziosi consigli per prevenire l'osteoporosi a partire da una corretta alimentazione (non serve la prenotazione).

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