Istituto Palazzolo, nuovo ambulatorio
Beschi: è bello, umano e funzionale

«Esprimo il mio apprezzamento per la bellezza e la funzionalità dei nuovi ambienti e soprattutto la dimensione umana verso il volto di ogni malato e di ogni persona. La presenza meravigliosa delle suore delle Poverelle si vede». Così il vescovo Beschi.

«Esprimo il mio apprezzamento per la bellezza e la funzionalità dei nuovi ambienti e soprattutto la dimensione umana verso il volto di ogni malato e di ogni persona. La presenza meravigliosa delle suore delle Poverelle si vede anche nella loro risposta alla salute del corpo e dell'anima».

Sono le parole del vescovo Francesco Beschi che, nella mattinata di sabato 19 ottobre, è intervenuto all'inaugurazione della nuova zona ambulatoriale e amministrativa della casa di cura Beato Luigi Maria Palazzolo, ricavata dopo una vasta opera di ristrutturazione.

I lavori eseguiti sono stati illustrati dal direttore generale Edoardo Manzoni, salutando i presenti. Quindi ha illustrato gli interventi effettuati, che hanno riguardano l'intero pianoterra della struttura ospedaliera (ambulatori, Cup, area amministrativa).

La nuova zona ambulatoriale, di colore blu, suddivisa in tre aree, è formata da 14 ambulatori con monitor che segnalano le attese. Ogni anno vi passano ben 260.000 persone. Il nuovo Cup è dotato di un complesso sistema informatico.

Si sono realizzate anche zone relax e ristoro, una segnaletica facile e i giardini. Un plauso e un grazie per i lavori eseguiti sono stati portati dal sindaco Franco Tentorio («È un giorno di gioia per l'intera città»), dal direttore generale Asl Bergamo Mara Azzi («Qui si vede la dimensione umana della casa di cura») e dalla madre generale delle Poverelle suor Bakita Sartore («Questi lavori sono un punto di arrivo e anche di ripartenza»). Il vescovo Beschi ha poi benedetto la statua restaurata del Beato Luigi Palazzolo, posta all'esterno.

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