Seriate, la dirigente offre il caffè
Al Majorana pausa preside-genitori

«Ecco il suo caffè!». Ad offrire la tazzina è la dirigente scolastica della scuola superiore Majorana di Seriate. Annamaria Crotti l'ha fatto di persona, l'ha versato nelle tazze e l'ha offerto ad alcuni genitori. Per fare due chiacchiere.

«Ecco il suo caffè!». Ad offrire la tazzina è la dirigente scolastica della scuola superiore Majorana di Seriate. Annamaria Crotti l'ha fatto di persona con la macchinetta a cialde, l'ha versato nelle tazze e l'ha offerto ad alcuni genitori che avevano accolto il suo invito a trascorrere insieme a lei e al vicepreside Pierpaolo Maini un'oretta o poco più, a parlare, riflettere, proporre e domandare.

«Il nostro obiettivo - spiega la preside - è incontraci, come accade al bar, ma stando a scuola, in maniera informale, senza il protocollo dei ruoli». Caffè, biscotti e caramelle. Nelle minuscola stanzetta si sta stipati. La preside sorride e anche il vicepreside sorride. Un incontro che è una piccola rivoluzione nel sistema scolastico bergamasco. Nei giorni scorsi sono partiti gli inviti ai genitori sulle onde del web, e sui soliti canali dell'intercomunicazione scuola/ famiglia.

«Abbiamo pensato questo momento perché crediamo molto nel ruolo della famiglia nel percorso scolastico. Crediamo che per far crescere la scuola si debba essere in due: scuola e famiglia» spiegava Crotti mentre serviva il caffè. Maini racconta come è nata l'idea: «Un ricercatore americano ha dimostrato che se nella scuola c'è un clima di comunità migliorano anche i rendimenti. Da lì nasce questo incontro libero». Idea nuova, attuazione sperimentale. L'incontro conviviale sarà ogni terzo sabato del mese, dalle 10 alle 11 si va a prendere il caffè dalla preside. I genitori arrivano alla spicciolata, ormai la stanzetta è stipata. Arriva anche il comandante della polizia locale di Seriate, Giovanni Vinciguerra. Dicono che la Majoratona è stata un bel successo, un'idea magica. «L'anno prossimo parteciperemo anche noi della polizia locale» dice il comandante. Genitori latitanti nella scuola e negli organi scolastici. Tra un sorso di caffè e l'altro la preside esprime un auspicio: «I consigli di classe si devono svecchiare, rinnovarsi, sono lì da 40 anni senza mutamenti. Ma la scuola è cambiata».

I genitori incalzano e parlano dell'organizzazione dei colloqui coi docenti, di tablet e libri cartacei; dell'ora di religione e dei voti on line. Qualcuno domanda: «Oltre ai programmi scolastici sono previsti momenti di riflessione su importanti fatti sociali e di cronaca?». L'insegnante può decidere di accennare all'evento del giorno. Ma il Majorana prevede iniziative istituzionali come l'incontro con il fratello del giudice Borsellino e quello con Gherardo Colombo. Il Majorana, unica scuola della Bergamasca, con altre cinque di Lombardia ha partecipato ad un progetto della Regione, con convegno a Sirmione, per imparare a condurre i dibattiti. I ragazzi dovevano documentarsi, ragionare, confrontarsi. E ancora il Majorana salirà alla Malga Longa, luogo drammatico della Resistenza. «Signora (per chiamarla soltanto Annamaria ci vogliono ancora un paio di incontri, ndr) è bello stare qui, mi fa un altro caffè?». La preside lo versa la preside in modo scanzonato. Amica, non controparte, dei genitori.

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