Il pane di produzione locale
La Regione punta alla tutela

La Regione si muove per la tutela e promozione del pane di produzione locale. Il progetto di legge prevede una etichettatura ad hoc, un diverso posizionamento negli scaffali, maggiori informazioni per il consumatore e un registro regionale delle specialità da forno tipiche della tradizione lombarda.

La IV Commissione Attività produttive ha dato il via libera questa mattina, all'unanimità, al Progetto di legge 54 relativo alle  “Disposizioni in materia di promozione e tutela della attività di panificazione”.

“Una legge importante che accoglie richieste che da anni i panificatori lombardi facevano alla Regione – spiega il consigliere Fabio Rolfi (Lega Nord) –. Questo progetto si muove in una duplice direzione: da una parte tutela la produzione di pane fresco e la qualità del processo artigianale, distinguendo chi il pane lo produce da chi si limita a riscaldarlo, e dall'altra parte garantisce ai consumatori un'informazione più chiara e trasparente, dando la possibilità di orientare l'acquisto sin dalla disposizione sugli scaffali”.

Le nuove etichette dovrebbero distinguere il punto vendita dotato di impianto di cottura dal  panificio vero e proprio, intendo quest'ultimo come “impianto di produzione di pane e prodotti assimilati o affini, che svolge al suo interno l'intero ciclo di produzione, dalla lavorazione delle materie prime alla cottura finale”.

Da qui la novità della denominazione “pane di produzione locale” riservata al pane “preparato prevalentemente con ingredienti la cui provenienza risulta avere la minore distanza di trasporto e che rispettano le caratteristiche della stagionalità”.

Il progetto di legge prevede anche corsi di formazione accreditati dalla Giunta e rivolti ai responsabili dell'attività produttiva (con una serie di “esenzioni”). Il progetto precisa che “il pane fresco deve essere venduto entro e non oltre la giornata in cui è stato concluso il processo produttivo” e che “il pane a durabilità prolungata è posto in vendita con una dicitura aggiuntiva che ne evidenzi lo stato e il metodo di conservazione utilizzato, il giorno di produzione, nonché le eventuali modalità di conservazione e di consumo” e che “è obbligatorio porre in vendita in scaffali distinti e separati,  il pane fresco rispetto al pane ottenuto dagli intermedi di panificazione”. Infine è rimarcato l'obbligo al venditore di pane precotto o congelato di esporre l'etichetta contenente la dicitura relativa all'indicazione del luogo di provenienza del prodotto e la ragione sociale del produttore. Presso la Giunta regionale verrà istituito il "Registro regionale delle specialità da forno tipiche della tradizione lombarda".

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