Caso Morandi, forse un testimone chiave
Un altro esposto: persi 200 mila euro

Lo scorso anno era l'immagine della Lizzola tutta da sciare. Tre mesi fa ha lasciato la Sviluppo turistico Lizzola Spa (Stl), ma potrebbe ricomparire e rivelarsi testimone chiave nell'inchiesta che da Fiorano al Serio ha portato gli inquirenti fino a Valbondione.

Lo scorso anno era l'immagine della Lizzola tutta da sciare. Tre mesi fa ha lasciato la Sviluppo turistico Lizzola Spa (Stl), ma potrebbe ricomparire e rivelarsi testimone chiave nell'inchiesta che da Fiorano al Serio ha portato gli inquirenti fino a Valbondione.

Si chiama Simona Zanchi e fino alla metà dello scorso luglio - il mese della sospensione di Benvenuto Morandi da direttore del Private di Intesa Sanpaolo e delle prime denunce dei clienti - era la responsabile marketing e comunicazione di Stl. La grande assente, dallo «scoppio» della bufera Morandi, è proprio lei.

Lunedì scorso, quando in Procura hanno sfilato i vertici (vecchi e nuovi) della società, lei non c'era. Simona Zanchi se ne è andata da Lizzola il 18 luglio. In Stl lo conferma il responsabile amministrativo Claudio Conti: «Da quel giorno non collabora più con noi, abbiamo ricevuto una lettera di fine rapporto».

In Stl, Simona Zanchi era approdata come persona di fiducia dell'imprenditore Gianfranco Gamba che, lo scorso luglio, ha denunciato Morandi, accusandolo di aver distratto circa 10 milioni di euro dai suoi conti correnti. Lo stesso Gamba che, poco prima dello scoppio della «bomba», il 19 giugno, aveva venduto per soli 10 mila euro le quote di Mountain Security, la Srl che detiene il 58% di Stl, alla ventiquattrenne Sabrina Semperboni, ritenuta persona di fiducia del sindaco di Valbondione.

L'ex responsabile marketing è dunque uscita da Stl proprio un mese dopo l'addio di Gamba, più o meno nei giorni in cui l'imprenditore di Gazzaniga appurava gli strani movimenti dai suoi conti al Private banking di Fiorano, fatti a sua insaputa, come ha sostenuto lunedì davanti al pm Maria Cristina Rota. Una semplice coincidenza?


Intanto martedì mattina sul tavolo del magistrato che coordina l'inchiesta è finito un altro esposto contro Morandi, il secondo portato avanti dagli avvocati Luca e Giuseppe Buonanno, questa volta per conto di cinque eredi di una donna della Media Valle Seriana, che nella vicenda sostengono di aver perso 200 mila euro.

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