Pugnalato nel cuore della notte
Mamma uccide il figlio di 3 anni

Una mamma ha accoltellato e ucciso il figlioletto di poco meno di 3 anni.C osa sia scattato nella mente della donna da portarla ad uccidere il bambino, è ancora da stabilire. La donna è originaria della Costa d'Avorio e sposata un artigiano quarantenne.

Una mamma ha accoltellato e ucciso il figlioletto di poco meno di 3 anni, la notte tra giovedì e venerdì ad Abbadia Lariana, piccolo centro della provincia di Lecco, sul lago di Como. La donna è originaria della Costa d'Avorio e vive da diversi anni nel Lecchese, dopo aver sposato un artigiano quarantenne di Mandello del Lario.

La coppia, che aveva poi trovato casa ad Abbadia, ha anche una bambina di pochi mesi. Cosa sia scattato nella mente della donna da portarla ad uccidere il bambino, è ancora da stabilire. Il piccolo è stato soccorso dai volontari del 118 e trasportato in ambulanza all'ospedale di Lecco. Vano ogni tentativo di salvarlo. Sull'accaduto indagano i carabinieri del comando provinciale di Lecco.

La donna è stata tratta formalmente in arresto dai carabinieri dopo l'esito dei primi accertamenti. Lo ha confermato il Comando provinciale di Lecco. La donna, Aicha Christine Coulibaly di 25 anni, è sposata con un idraulico Stefano Imberti, di 42, e vive ad Abbadia Lariana da circa 10 anni. La coppia ha un altra figlia, di nove mesi.

L'omicidio del bambino di quasi tre anni è avvenuto in un'abitazione della frazione Novegolo di Abbadia Lariana. Erano le tre di notte, quando i vicini hanno sentito delle urla e affacciandosi alle finestre hanno poi visto il padre del piccolo, un idraulico della zona, disperato con il bimbo in braccio. A quel punto è scattato l'allarme. Ora i carabinieri del comando provinciale di Lecco, che hanno preso in consegna la madre della piccola vittima, stanno cercando di ricostruire ogni singola fase dell'accaduto.

La madre, una 25enne originaria della Costa d'Avorio, viene descritta come una bellissima donna che fino a ieri non aveva dato adito a preoccupazioni e in paese veniva notata per la cura che riservava ai due figlioletti.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti per cercare di spiegare l'infanticidio c'è anche quella di una possibile depressione post partum della donna, recentemente diventata madre anche di una bambina ora di pochi mesi. 

Le indagini sull'infanticidio sono coordinate dal sostituto procuratore di turno, Cinzia Cattaneo di Lecco.

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