Rubano gioielli, inseguiti per 30 km
Due scappano, il terzo in manette

Per trenta chilometri hanno tenuto schiacciato l'acceleratore a tavoletta, ma alla fine hanno dovuto cedere. Di schianto. Hanno «inchiodato» nel bel mezzo delle terza corsia dell'autostrada per tentare la fuga in mezzo ai campi.

Per trenta chilometri hanno tenuto schiacciato l'acceleratore a tavoletta, ma alla fine hanno dovuto cedere. Di schianto. Talmente di schianto che hanno «inchiodato» nel bel mezzo delle terza corsia dell'autostrada per tentare la fuga in mezzo ai campi. Due dei tre occupanti dell'auto - ladri di gioielli - ce l'hanno fatta, il terzo - un sudamericano - è invece finito in manette.

Tutto prende le mosse attorno alle 22 nei pressi di Rovato, direzione Bergamo, dove la Polizia stradale di Seriate ha allestito un posto di blocco davanti al quale sfila poco dopo a tutta velocità una Audi A4 che se ne guarda bene dl fermarsi all'alt imposto dagli agenti.
Scatta così l'inseguimento, che si protrae per una trentina di chilometri, fino a quando cioè, nei pressi di Orio, l'auto si ferma improvvissamente in mezzo alla terza corsia dell'autostrada. I tre occupanti escono velocemente dall'abitacolo e si danno alla fuga, prontamente inseguiti dagli agenti che riescono ad acciuffarne uno, mentre gli altri due sono riusciti a dileguarsi nei campi che fiancheggiano l'A4.

In manette è finito un sudamericano (già in carcere) con una lunga sfilza di alias, già condannato, in passato, ad un anno di carcere per furto. L'auto invece era intestata ad una quarta persona cui sono intestate svariate centinaia di vetture.

Il terzetto era reduce da un furto in una villa di Padova, dove poco prima erano stati razziati gioielli per un valore complessivo di 35 mila euro. Ori e preziosi erano stati diligentemente nascosti nel baule della vettura: gli agenti li hanno già restituiti ai legittimi proprietari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA