Dibattito: il futuro di Bergamo
è legato al destino dei Riuniti

Non si spengono i riflettori puntati sui Riuniti. Nonostante il recente interesse da parte dell'Accademia di Guardia di Finanza, la struttura continua ad essere al centro del dibattito politico e sociale. Sabato 26 ottobre il complesso di Largo Barozzi ha ospitato un convegno sul caso emblematico di quest'area che necessita di una riflessione più ampia sui processi di gestione e di trasformazione.

Il seminario, inserito nel calendario della Settimana per l'Energia, ha visto la partecipazione di politici e rappresentanti delle realtà del territorio: tra i relatori erano presenti Claudia Terzi (assessore regionale all'Ambiente), Angelo Carrara (presidente dell'Associazione Artigiani), Francesco Valesini (presidente dell'Ordine degli architetti), Andrea Pezzotta (assessore all'Urbanistica del Comune di Bergamo) ed Eleonora Zaccarelli, portavoce del Coordinamento dei quartieri della città.

La conferenza, organizzata dall'Ordine degli architetti, ha focalizzato l'attenzione sul futuro dell'area, proponendo nuovi modelli di sviluppo, capaci di sfidare la crisi e di creare una nuova «mission» in vista di Expo 2015. Anche perché il futuro di Bergamo sembra passare proprio dai Riuniti.

Per rigenerare gli spazi servono quindi nuove idee, ma indubbiamente anche risorse. Serve una strategia precisa che superi le occasioni perse nel passato: «Nel 2000 - spiega l'assessore Andrea Pezzotta - l'idea era di costruire un campus universitario per raggruppasse tutte le facoltà. L'ospedale ai tempi era attivo e l'Università aveva fretta di espandersi. Ora la situazione si è ribaltata: l'area è libera, ma l'Università ha completato i lavori nelle varie sedi della città».

Ad oggi quale è la situazione? Pochi giorni fa, l'Accademia di Guardia di Finanza ha rivelato un certo interesse a raggruppare il biennio e il triennio proprio nell'area dei Riuniti. «Sono - prosegue Pezzotta - in costante contatto con il comando. Hanno fatto un sopralluogo della zona. In ogni caso, chiedo all'Accademia di non chiudere la struttura all'esterno: chiederemo di realizzare spazi sportivi a disposizione di tutti i cittadini».

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