La Brebemi fa dietrofront
No all'anticipo dell'apertura

Dietrofront. L'autostrada Brebemi non aprirà più dal tratto dalla barriera di Castrezzato (Brescia) al casello di Romano-Fara Olivana in anticipo sui tempi. La notizia è emersa sabato 26 ottobre, a Chiari (Brescia).

Dietrofront. L'autostrada Brebemi non aprirà più dal tratto dalla barriera di Castrezzato (Brescia) al casello di Romano-Fara Olivana in anticipo sui tempi. La notizia è emersa sabato 26 ottobre, a Chiari (Brescia), durante la cerimonia di inaugurazione della riqualificazione della ex statale 11 che taglia a metà la città e che è stata realizzata con un contributo, di 500 mila euro, della società di progetto Brebemi spa.

A confermarla è stato il presidente della società Francesco Bettoni il quale, nei mesi scorsi, aveva più volte sostenuto la previsione che un tratto dell'autostrada avrebbe aperto in anticipo. L'obiettivo era lanciare un segnale al territorio.

Il piano adesso è cambiato: «Il motivo - ha spiegato Bettoni - è che l'apertura anticipata dell'autostrada non è compatibile con le norme di recente introduzione che prevedono la possibilità di una defiscalizzazione per le grandi infrastrutture».

Norme che, in pratica, per le società che stanno costruendo grandi infrastrutture prevedono dei vantaggi fiscali come ad esempio sconti sull'imposizione dell'Ires, dell'Irap e dell'Iva. «Questi vantaggi - ha spiegato ancora il presidente di Brebemi - sono previsti per opere in costruzione. Se aprissimo un tratto dell'autostrada in anticipo rischieremmo di non riuscire a beneficiarne».

Bisogna dire addio quindi all'idea di percorrere un tratto di Brebemi entro la fine dell'anno. Si ritorna quindi al cronoprogramma originale dei lavori. Il che vuol dire che tutti gli oltre 60 chilometri dell'autostrada (del costo totale di 2,4 miliardi di euro) saranno completati per il prossimo aprile e aperti al traffico in giugno.

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