Guidava, morì l'amico al suo fianco
Omicidio colposo: un anno a un 19enne

Un anno di reclusione per omicidio colposo, e 1.100 euro di ammenda per guida senza patente: è stata questa la condanna inflitta ieri mattina dal gup a M. V., 19 anni di Solza, coinvolto nel gennaio di quest'anno in un incidente stradale in cui aveva perso la vita un 23enne.

Un anno di reclusione per omicidio colposo, e 1.100 euro di ammenda per guida senza patente: è stata questa la condanna inflitta ieri mattina dal gup a M. V., 19 anni di Solza, coinvolto nel gennaio 2013 in un incidente stradale in cui aveva perso la vita Carlo Meduri, 23 anni di Terno d'Isola.

Una condanna penale - emessa con il rito abbreviato e con la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena - che si aggiunge a quella psicologica che già l'imputato stava affrontando: la vittima dell'incidente, infatti, che viaggiava al suo fianco in auto, era suo amico. Tra l'altro lo stesso diciannovenne nell'incidente aveva riportato ferite piuttosto gravi, tanto da restare in coma per circa un paio di mesi e poi doversi sottoporre a un lungo periodo di riabilitazione.

La tragedia, come accennato, risale alla mattina del 16 gennaio, intorno alle 11,25 a Calusco d'Adda: in quel momento il diciannovenne era alla guida di una Fiat Bravo e sul sedile passeggero accanto a lui si trovava il suo amico Carlo. A un certo punto - causa probabilmente la velocità - il conducente dopo una curva aveva perso parzialmente il controllo dell'automezzo, finendo fuori strada e contro un albero.

Meduri era stato portato al Papa Giovanni XXIII e sottoposto a intervento immediato, senza che purtroppo i medici riuscissero a salvargli la vita.

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