Pirovano: «Denuncio trucchi
per modificare la Costituzione»

«Denuncio trucchi per modificare la Costituzione e mi riferisco ai primi due decreti d'urgenza. Tutti dovevano e dovrebbero sapere che non si può modificare un articolo della costituzione adducendo a pretesto l'urgenza». Sono parole di Ettore Pirovano.

«Denuncio trucchi per modificare la Costituzione e mi riferisco ai primi due decreti d'urgenza. Tutti dovevano e dovrebbero sapere che non si può modificare un articolo della costituzione adducendo a pretesto l'urgenza. Tant'è vero che gli autori sono stati bacchettati dalla Corte Costituzionale. Un sotterfugio per sfruttare la lentezza di alcuni organismi dello Stato per fare in modo che una cosa, forse, non perfettamente legittima accada comunque».

Così in un'intervista a Globalist.it, il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano (Lega), il quale precisa che non è contrario a rivedere l'organizzazione sul territorio e a rimodulare le province o a diminuirle insieme ai loro sprechi.

«Io credo che si debba rivedere l'organizzazione dello Stato sul territorio - sottolinea Pirovano - ma quello che accade oggi è sbagliato. Come se si imponesse a sessantamila persone di mettere tutto il loro lavoro per strada. Ma poi quando tutto è finito sulla strada dove andranno? Anche perché Del Rio in un incontro alla Provincia di Milano, rispondendo al presidente della Provincia di Torino, Saitta ha risposto che sia le regioni che i comuni sono in esubero di personale».

«Io non rimprovero solo il ministro Del Rio», ci tiene a precisare Pirovano «ma il Governo tutto; sono stato parlamentare per quindici anni sia al Senato che alla Camera e mi è capitato di ricordare ai miei colleghi parlamentari la loro profonda ignoranza sul tema dei comuni e degli enti locali nonostante poi ne decidano le sorti facendone le leggi».

«Rimprovero al Governo la superficialità, non soltanto dovuta all'improvvisazione per rispettare le promesse fatte, in modo un po' spasmodico, di cancellare dei costi, eliminando le province, rendendosi poi conto che non è poi così semplice. Perché di mezzo c'è la Costituzione della Repubblica Italiana che è un grosso scoglio, in quanto nell'articolo 114 e non solo, colloca l'ente provincia allo stesso rango delle regioni e dei comuni».

«Questo è un ostacolo che si sta cercando di superare in modo superficiale, tentando di usare due decreti d'urgenza firmati dal presidente della Repubblica, tentando di bypassare la Costituzione, salvo poi essere clamorosamente smentiti dalla Corte Costituzionale».

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