L'assessore Del Tenno su Montichiari
«Grande opportunità per i cargo»

L'aeroporto di Montichiari deve tornare a vivere e per farlo occorre che recuperi la naturale vocazione di scalo merci. E' quanto sostenuto dall'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno che oggi è stato ascoltato nella Commissione Territorio del Consiglio regionale.

UNA NUOVA OPPORTUNITÀ - "L'aeroporto di Montichiari - ha spiegato Del Tenno - grazie alla sua posizione geografica, rappresenta un'opportunità, come peraltro evidenziato anche dalla proposta di Piano nazionale che assegna ad esso un ruolo di aeroporto cargo, con potenzialità di sviluppo sinergico con lo scalo di Bergamo, attraverso percorsi comuni di ottimizzazione".
Regione Lombardia non è, però, contraria a un'eventuale acquisizione da parte della Save Spa di quote della Catullo Spa.


LINEE COMUNI DI AZIONE - "L'atto - ha spiegato Del Tenno - non costituisce una criticità purchè tra le Regioni Veneto e Lombardia e le province di Bergamo, Brescia e Verona si individuino linee comuni di azione che valorizzino in maniera coordinata tutti gli asset infrastrutturali dei territori coinvolti". Saranno le logiche di mercato, quindi, a definire cosa accadrà a Montichiari. "L'importante - evidenzia Del Tenno
- è che vi sia buon senso. E' del resto evidente che in relazione alle logiche di mercato azionario ci si trova oggi di fronte ad un discrasia fra ciò che è contenuto nel Piano nazionale Aeroportuale dove Montichiari rientra della macro area del Nord ovest e conseguentemente nel sistema aeroportuale lombardo".

UNA MACROREGIONE DEL NORD OVEST ANCHE PER GLI SCALI - Negli anni Regione Lombardia ha infatti  messo in campo azioni finalizzate a pianificare ed infrastrutturare l'area circostante l'aeroporto di Montichiari. "E' dunque prioritario - ha sottolineato l'assessore - che questo aeroporto possa esprimere appieno le potenzialità di scalo merci e che possa essere inserito nel piano nazionale aeroportuale nel contesto della macroarea del nord ovest in sinergia con gli altri scali lombardi per consentire uno sviluppo coordinato in funzione delle esigenze dei territori.
in questo contesto, se nel 2012 sono stati registrati oltre 40 milioni di passeggeri concentrati negli aeroporti lombardi, le previsioni al 2030 danno un incremento di traffico passeggeri fino a 75 milioni. (Ln)

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