Stop al traffico con più pullman
Ecco le idee dei lettori de «L'Eco»

Chi usa i mezzi pubblici è una minoranza, va detto. Però il numero di chi vorrebbe utilizzarli, o di chi dice che li utilizzerebbe se fossero più efficienti, è molto più elevato. Ecco cosa ne pensano i lettori de L'Eco di Bergamo.

Chi usa i mezzi pubblici è una minoranza, va detto. Però il numero di chi vorrebbe utilizzarli, o di chi dice che li utilizzerebbe se fossero più efficienti, è molto più elevato. Vero che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, ma dalle dichiarazioni raccolte domenica allo stand de L'Ecocafé in Fiera campionaria l'impressione è che i bergamaschi non siano per principio allergici ai mezzi alternativi all'auto e che, a volte, qualche piccolo accorgimento o incentivo potrebbe cambiare comportamenti cristallizzati vuoi dall'abitudine, vuoi dalla (legittima) ricerca della comodità.

Il parere generale è che con mezzi pubblici più frequenti e con qualche incentivo in più (magari a partire da prezzi più popolari), molti lascerebbero l'auto in garage e le strade sarebbero più sgombre, a beneficio dei tempi di percorrenza anche dei mezzi pubblici.

Anche perché più in basso di così è difficile pensare di spingersi. A confermarlo un autista di autobus che lavora in provincia da 16 anni: «Da quando ho iniziato a lavorare il traffico si è intensificato e i tempi di percorrenza sono aumentati – spiega –. Gli autobus, con il loro carico di passeggeri, risentono pesantemente degli ingorghi del traffico. Per questo molti non ritengono conveniente utilizzarli: non tanto per il prezzo, perché alla fine in auto, tra benzina e parcheggio, si spende comunque di più, quanto per la scomodità di dover subire i tempi di percorrenza dei pullman, che non possono fare scorciatoie e non ti portano direttamente a destinazione. Se ce ne fossero di più e i collegamenti fossero più capillari, allora sì che vedremmo cambiare la situazione, ma ultimamente vedo solo tagli alle corse, nient'altro».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 4 novembre

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