Indagini sul caso Morandi:
blitz in banca a Ponte Nossa

Blitz dei carabinieri nella filiale di Intesa Sanpaolo a Ponte Nossa. I militari della compagnia di Clusone si sono presentati lunedì mattina 5 novembre in via IV Novembre e se ne sono andati con un faldone di documenti relativi a Stl.

Blitz dei carabinieri nella filiale di Intesa Sanpaolo a Ponte Nossa. I militari della compagnia di Clusone si sono presentati lunedì mattina 5 novembre in via IV Novembre e se ne sono andati con un faldone di documenti relativi a Stl, la società che qui - come pure Mountain Security, la srl che ne detiene il 58% - ha i suoi conti.

Di fatto documenti relativi a Stl, ma pure a Gianfranco Gamba, il cliente vip di Benvenuto Morandi, sospeso dalla carica di direttore del Private banking di Fiorano al Serio lo scorso 1° luglio. I carabinieri ieri cercavano infatti un foglio di Excel, un prospetto preparato a suo tempo dal direttore della filiale nossana Gian Paolo Seghezzi, contenente un elenco che agli inquirenti interessa non poco.

Si tratta dello specchietto che associa ad alcuni investimenti di Gamba i fidi concessi a Stl. La prova di quanto Gamba avrebbe riferito agli inquirenti: dai suoi conti aperti a Fiorano non soltanto sarebbero «partiti» bonifici sospetti, per i quali l'imprenditore legato al gruppo Pezzoli (degli omonimi Ricamificio e Manifattura e di Texcene) ha disconosciuto davanti a chi indaga la firma sulle contabili bancarie.

Di più: oltre ai dieci milioni di cui si stanno ricostruendo i movimenti, ce ne sarebbero altri due-tre messi a garanzia di fidi concessi alle società della neve di Valbondione, paese dove Morandi è sindaco dal 2006. Titoli ad alto rischio, quelli di Gamba, utilizzati come garanzia per fare ottenere fidi a Stl.

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