Simone Moro in vetta al Makalu
D'inverno è la prima volta

Simone Moro ce l'ha fatta. Insieme al compagno di cordata Denis Urubko, kazako, ha conquistato per la prima volta nella stagione invernale la vetta del Makalu, 8.473 metri, in Nepal. I due alpinisti hanno sfidato condizioni atmosferiche molto difficili, con la temperatura a meno 40 gradi e soprattutto un vento fortissimo sulla cresta.
La notizia è stata anticipata sul sito montagna.tv. Moro e Urubko sono partiti la notte scorsa dal campo a quota 7.700 metri e sono riusciti a raggiungere la vetta. «Veramente è stata una lotta - ha raccontato Moro a montagna.tv -, ma abbiamo stretto i denti, volevamo mettere la parola fine, dopo trent'anni. E adesso non c'è più nessun ottomila, in Himalaya, inviolato d'inverno».
«Sono felicissimo. È stata dura, con un vento terribile e una temperatura rigidissima, ma alla fine è andato tutto bene», dice Simone Moro parlando al satellitare con «L'Eco di Bergamo». E racconta di un'impresa che è destinata a restare nella storia dell’alpinismo. L'ascensione è stata veloce: partito dal campo base sabato è giunto in vetta oggi verso le 2 del pomeriggio (ora del Nepal), dopo aver superato gli ultimi 750 metri in sei ore circa e chiudendo una vicenda aperta 29 anni fa ancora da un bergamasco – Mario Curnis in compagnia di Renato Casarotto –, autore del primo tentativo in invernale sul Makalu.
Ora Simone Moro può vantare due prime invernali su un ottomila: oltre a quella appena portata a termine, l’ascensione allo Shisha Pangma del 2005. Il Makalu è il suo decimo ottomila.
«Siamo partiti alle sei del mattino – dice ancora Moro al satellitare, raccontando l'ultima fatica – e in sei ore abbiamo raggiunto la vetta, in conserva e senza far uso di ossigeno. Poi siamo ridiscesi al tre: stiamo bene; nonostante la temperatura molto vicina ai meno quaranta, non abbiamo congelamenti e l’intenzione, domani, è di tornare direttamente al base».

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