L’attività, garantita sette giorni su sette e 24 ore su 24, prevede la presenza continuativa in aeroporto del medico responsabile del servizio di primo soccorso, sia per le urgenze da codice rosso e giallo, sia per le visite mediche e le prestazioni non urgenti, definite dai codici verde e bianco. Il servizio si svolge nell’ambito dell’aerostazione e del sedime aeroportuale relativamente alla linea di volo, per l’assistenza ai passeggeri, al personale dipendente di Sacbo e degli altri enti ed organismi aeroportuali, ed è quindi fornita dagli stessi professionisti che operano all'interno del pronto soccorso dell'ospedale cittadino.
La struttura aeroportuale dispone di una zona ambulatoriale, fornita di farmaci, vaccini e altri materiali e attrezzature sanitarie d’uso, nonché di un’auto di servizio dotata delle apparecchiature necessarie al primo intervento sanitario per consentire la mobilità del medico di turno in tutte le aree aeroportuali.
«Il servizio offerto a Orio - commenta Claudio Arici, responsabile del pronto soccorso dei Riuniti - sarà sempre in collegamento con i Riuniti di Bergamo e in particolare con il dipartimento di Cardiologia. Questo consentirà di eseguire un elettrocardiogramma nell’ambulatorio e di farlo refertare dal medico di guardia in Cardiologia, con un notevole risparmio di tempo e con la possibilità d’inviare un’ambulanza avendo già a disposizione una diagnosi qualificata».
«L’attività di primo soccorso e assistenza medica ha assunto una funzione di assoluta importanza all’interno dello scalo - ha commentato Renato Ravasio, consigliere delegato della Sacbo -, dove ogni giorno transitano mediamente oltre 18 mila passeggeri insieme ad un numero rilevante di accompagnatori ed operano oltre 3.500 persone che svolgono le proprie mansioni alle dipendenze e per conto di Enti aeroportuali ed istituzionali, compagnie aeree, società di servizi, esercizi commerciali e della stessa Sacbo».
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