Il vescovo Amadei in Municipio:
Amo Bergamo, sia più vivibile (3/3/2009)

Dopo il saluto della comunità ecclesiastica, anche la comunità civile saluta il vescovo Roberto Amadei. Un incontro caloroso quello che si è svolto nel pomeriggio a Palazzo Frizzoni. Il sindaco Roberto Bruni ha incontrato monsignor Amadei e ha commentato la cerimonia di sabato: «Solenne - ha detto -, sobria e commuovente. Lei è un buon vescovo, anzi un grande vescovo, che ha sempre rispettato i ruoli reciproci e la laicità delle istuzioni, seguendo la vita della città».

Il primo cittadino ha commentato il ruolo collaborativo e l'attenzione per Bergamo avuta in questi 17 anni da monsignor Amadei: «Attenzione che si è manifestata nella collaborazione con le istituzioni, nelle politiche sociali, nell'educazione, nel rapporto con i giovani, nell'ambito sportivo».

Comune e diocesi in questi anni hanno «costruito insieme una rete», un commento che monsignor Amadei ha ripreso nel suo discorso a Palazzo Frizzoni: «Queste parole mi commuovono e onorano - ha detto il vescovo -. La vostra attività è testimonianza di responsabilità nei confronti della comunità. Grazie per la cordiale e rispettosa collaborazione, soprattutto per quanto riguarda i più deboli». Amadei ha inoltre ringraziato tutti gli amministratori dei 17 anni del suo ministero.

Poi un augurio: «Amo intensamente questa città - ha detto monsignor Amadei - e mi auguro che diventi sempre più vivibile per tutti e che anche ai più deboli siano riconosciuti i propri diritti. La città è la casa di tutti: occorre dare fiducia e speranza al prossimo». Monsignor Amadei ha inoltre posto l'attenzione sull'importanza del dialogo: «Tutti parlano molto, ma ascoltiamo poco: bisogna saper comprendere la realtà dell'altro e amare di più il bene comune. Senza dialogo - continua il vescovo - non c'è progresso».

Il discorso si concentra sull'educazione nei confronti dei più giovani: «Le nuove generazioni mi stanno molto a cuore e siamo noi adulti ad aver creato un clima difficile: la famiglia va educata perchè è lì il fondamento dei nostri giovani».

Infine il rapporto con l'immigrazione e l'importanza di una maggiore integrazione: «Prima che politico, l'integrazione è un problema umano che può essere una tragedia o una grossa opportunità. Integrare significa arricchirsi». Il vescovo Amadei ha poi scritto un messaggio di saluto al Comune: «Riconoscente per l'onore concessomi e per la collaborazione di questi anni - si legge -, esprimo la mia stima e il mio augurio a tutti, sicuro che tutti continueranno nel servizio di questa amata città». Il sincado ha donato al vescovo Amadei il gagliardetto della città di Bergamo e un volume dal titolo «Trattati d'amore cristiani del XXII secolo».

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