Fara, spesi 500 mila euro
per bloccare la frana

Sono circa cinquecentomila gli euro già sborsati da «Bergamo Parcheggi» per rimettere in totale sicurezza il cantiere di via Fara dopo lo smottamento che si è verificato all'inizio dell'anno. Si tratta di una prima tranche, visto che i lavori continueranno ad andare avanti per circa un mese e mezzo. «Abbiamo sostanzialmente effettuato il 70% degli interventi previsti - spiega Giuseppe Pasinetti, coordinatore per conto di Bergamo Parcheggi del gruppo di lavoro incaricato alla messa in sicurezza del cantiere -, che hanno riguardato soprattutto la posa di circa 35 mila metri cubi di terra; la realizzazione, nella parte in alto, di una cortina di micropali, che sta proseguendo; il posizionamento di una trave; la creazione di una pista di arroccamento, che consentirà di effettuare a giorni una seconda cortina di micropali posizionata a una quota inferiore».

«Prevediamo ancora una quarantina di giorni di interventi - continua Pasinetti - per mettere in opera quella variante al progetto iniziale resasi necessaria dopo quanto emerso dalle approfondite indagini geologiche e geotecniche fatte nelle scorse settimane. Di fatto comunque già oggi la sicurezza del cantiere è stata raggiunta: gli strumenti posizionati non registrano infatti alcun tipo di movimento del terreno, tutto è completamente fermo».

Durante i lavori e le numerose ricognizioni fatte sono inoltre emersi sulle Mura numerosi segni del tempo passato. «Tra le pietre - osserva Pasinetti - abbiamo trovato anche rami di 20-30 centimetri di diametro». In merito alle cause degli smottamenti e ai successivi interventi riparatori, Mario Myallonnier, nominato da Palafrizzoni quale collaudatore in corso d'opera per il parcheggio di via Fara, è al lavoro per completare la stesura della relazione per il Comune. «Non posso anticipare ovviamente nulla di quanto scritto nella relazione - dice Myallonnier - anche se la presenza del "flysch di Bergamo" (un materiale con scarsa qualità di compattezza e molto variabile ndr) - ha fatto la sua parte. Ma non è stato l'unico motivo. Da quanto ho potuto verificare, la stabilità è già stata raggiunta, anche se manca ancora la posa della seconda parte di micropali (quelli a livello più basso)».

© RIPRODUZIONE RISERVATA