Secondo la ricostruzione emersa dalle indagini, Pecis sarebbe entrato nell'istituto di credito per primo e a volto scoperto. Si sarebbe messo a leggere un depliant, giusto il tempo di essere seguito da un complice che entrò nella banca con la faccia coperta da un passamontagna (che non ha permesso sinora di identificarlo). A quel punto Pecis avrebbe estratto un taglierino e avrebbe scavalcato il bancone per farsi consegnare da una cassiera 8.300 euro. Al momento erano presenti nella filiale un'altra cassiera e un cliente extracomunitario.
Il momento in cui il bandito identificato come Pecis ha scavalcato il bancone è risultato cruciale per le indagini: infatti il filmato delle videocamere della banca mostra che il rapinatore appoggia la mano sinistra, senza guanti. Tanto è bastato agli uomini del Ris di Parma: rilevate le impronte, hanno scoperto che appartengono a Pecis, il quale al momento dell'arrivo dei carabinieri era già agli arresti domiciliari per un'altra rapina a Telgate, il 5 marzo 2008, alla filiale della Cassa rurale di Pompiano Franciacorta.
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