Ex Magrini, Guerini risponde
ai residenti: pattuglieremo la zona

Lo avevano preannunciato e la lettera è arrivata all'assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo Dario Guerini e ai media locali due giorni dopo l'assemblea del supercondominio dell'Ex Magrini.
«Come già saprà - scrivono i residenti -, nei giorni scorsi ci siamo riuniti per decidere se fosse necessario attivare all’interno della nostra residenza e nelle aree limitrofe un servizio di guardianeria e vigilanza notturna. Questo tema ci sta particolarmente a cuore perché il problema della sicurezza nel nostro quartiere è all’ordine del giorno». Nella lettera i residenti esprimono preoccupazione: «Abbiamo paura e siamo preoccupati quando la sera rincasiamo o la mattina presto usciamo che è ancora buio: l’allarme è dettato, secondo noi, dalla scarsa illuminazione lungo la via Magrini e dal poco passaggio sulle vie Berizzi e Lotto determinato, probabilmente, da ancora pochi residenti che abitano nel nuovo complesso». Con una decisione che privilegia il senso civico: «Al momento però di decidere se avviare un servizio di vigilanza notturna abbiamo preferito fare una scelta dettata più da uno spirito sociale e civile e da due considerazioni: credere che vivere a due passi dal centro città non ci abbia relegato in un quartiere di serie B e credere che la sicurezza sia un nostro diritto. Un diritto che non vogliamo né dobbiamo ottenere con la vigilanza notturna. Sicuramente la presenza della ex Mensa Magrini, i molti sbandati che la notte circolano nella zona, anche per la vicinanza con la stazione, e le strade adiacenti al sedime ferroviario che sono ritrovo di poco di buono, non aiutano». Seguono le richieste dei residenti: «È per questo che Le chiediamo di intervenire, e non solo con lo sgombero della ex Mensa Magrini, ma pensando a una maggiore illuminazione del quartiere e soprattutto della via Magrini e a un pattugliamento più costante da parte della Polizia Locale. Inoltre, perché non attivare un carabiniere di quartiere ed effettuare più controlli e ispezioni in tutta la zona che da via Magrini arriva fino a via Bonomelli e la stazione? Pensi anche quanto i controlli possano sollevare i tanti anziani e le donne con bambini che sono quotidiani frequentatori del vicino supermercato. Le nostre sono proposte e ci auguriamo che Lei possa prenderLe in considerazione attivamente per un nuovo quartiere che vuole crescere e riqualificare un pezzo di città. Se lo vuole, rifletta sulla nostra decisione a dire no alla vigilanza notturna: crediamo di essere stati coraggiosi e civili. Ora speriamo in un’azione della stessa portata da parte dell’Amministrazione comunale».

La risposta dell'assessore Guerini non si fa attendere: «Devo subito dire che ho apprezzato la vostra posizione di rifiutare il concetto che la vigilanza privata possa in qualche modo surrogare il servizio di controllo e vigilanza che l’amministrazione comunale ha il dovere di assicurare a qualsiasi luogo della città - scrive -. Nel vostro caso specifico si tratta di un quartiere non ancora consolidato e, pertanto, alcuni dei problemi denunciati potranno affievolirsi sino ad annullarsi nel momento in cui aumenteranno le famiglie residenti nei condomini di nuova costruzione, primo fra tutti quello legato all’illuminazione» E proprio sull'illuminaizone Guerini sottolinea che «è in corso il collaudo delle opere di urbanizzazione. Da parte della Polizia Locale interverremo sicuramente con azioni di pattugliamento nelle ore critiche non appena avremo messo in campo il nucleo dei nuovi agenti già assunti e ora in fase di formazione, con modalità e tempistiche che saranno sicuramente oggetto di un incontro con voi residenti. In quello stesso incontro potremo anche essere più precisi sull’iter del collaudo».
Un commento anche sulla situazione di degrado dovuta alla presenza della ex mensa Magrini: «Rappresenta un attrattore di persone che possono costituire problemi sul fronte della sicurezza: abbiamo varato nelle scorse settimane un’ordinanza specifica che ci vede impegnati in operazioni di controllo anche su segnalazione dei cittadini abitanti della zona. Ci rendiamo conto che queste operazioni sono difficilmente risolutive del problema ma ci conforta il fatto che è prossima la vera svolta legata alla riqualificazione dello stabile per il quale, ricordo, è già andata a buon fine l’asta della cessione dell’edificio che nella sua nuova configurazione avrà una funzione prevalentemente direzionale». Infine la proposta di un carabiniere di quartoere: «Mi farò carico di girarla alla Prefettura e al comando provinciale dei Carabinieri non essendo di nostra competenza la gestione delle forze dell’ordine. Sono convinto che con il supporto della vostra sensibilità e del vostro senso civico potremo risolvere le problematiche da voi evidenziate e lavorare per l’obiettivo comune di rendere la nostra città sempre più sicura».

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