Carrello pieno addio: meno filetto e più uova

Con l'obiettivo di combattere la crisi, le famiglie bergamasche al supermercato nel riempire il carrello della spesa hanno cambiato abitudini: consumano decisamente meno e dimostrano molto più gradimento per i prodotti «Primo prezzo» e attenzione nei confronti delle offerte volantino proposte ogni mese. Tutto questo ha inevitabilmente portato i supermercati della grande distribuzione organizzata a portare avanti nuove strategie commerciali di riduzione dei prezzi.

L'ultima mossa anticrisi è stata lanciata da Esselunga che prosegue la sua strategia di riduzione dei prezzi partita nel 2005 con un'iniziativa di forte impatto. Nel corso del 2009 investirà 70 milioni di euro per ribassare i prezzi di oltre 1.000 prodotti - sia di marca sia a marchio Esselunga - nelle categorie di maggior consumo e interesse per i clienti. In un periodo di calo dei costi delle materie prime non sempre i prezzi dei prodotti si abbassano. «Con l'iniziativa "Giù i prezzi" - fanno sapere i vertici dell'azienda - vogliamo favorire i nostri clienti in modo tale che non si debba rinunciare alla qualità per risparmiare sugli acquisti alimentari».

«Per affrontare questo momento delicato, dal prossimo mese, abbiamo cambiato le condizioni della nostra iniziativa "Salvadanaio" - ha spiegato il direttore commerciale dei supermercati Pellicano del gruppo Lombardini -. I nostri clienti potranno infatti beneficiare del loro "salvadanaio" non più solo alla quarta settimana del mese, ma durante tutti i trenta giorni a seconda delle necessità. Per quanto riguarda i consumi abbiamo registrato più acquisti verso prodotti di basso valore; ad esempio è cresciuto molto il consumo delle uova a discapito del filetto di carne. Per quanto riguarda le strategie l'epoca dei "3 x 2" o delle offerte che fanno risparmiare sulle grandi quantità è al tramonto. Vanno per la maggiore le promozioni sulla qualità anche di prodotti piccoli con "tutto a un euro" e gli sconti del 30, 40, e 50 per cento. La fatica di questo momento economico è rappresentata da un dato che ci riguarda aggiornato al 28 febbraio 2009: sull'85% di quello che abbiamo acquistato rispetto all'anno scorso, la media dei costi dei prodotti all'ingrosso è aumentata del 2,20% e le vendite sono diminuite del 6,14 %».

La conferma del fatto che nella grande distribuzione per stimolare la domande delle famiglie si infiamma la sfida degli sconti arriva anche dal responsabile commerciale dell'Iper di Seriate Mario Lattarulo: «In questo momento difficile per l'economia l'attività promozionale è sempre più aggressiva. Negli ultimi mesi per quanto riguarda i consumi a gennaio 2009 siamo andati bene con un +10 per cento di vendite, un lieve calo a febbraio, e una situazione in linea con quella dell'anno scorso per quel che riguarda queste prime settimane di marzo. Nel settore alimentare i consumi sono sicuramente calati soprattutto per quanto concerne i prodotti di marca. La ristrutturazione della galleria del nostro centro commerciale ha comunque stimolato i clienti a passare dal nostro supermercato: ci sono 20 attività commerciali in più che hanno portato tanti visitatori».

«La crisi si fa sentire anche nei supermercati di quartiere - spiega Gianluca Grumaglia direttore del Pam di via Camozzi - e investe soprattutto i prodotti di prima necessità. Noi stiamo cercando di fidelizzare i nostri clienti con alcuni prodotti specifici "primo prezzo" che riguardano soprattutto i generi primari. Purtroppo, anche al sabato, i carrelli pieni di una volta non si vedono più. Si preferisce andare avanti con piccole spese durante tutta la settimana».

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