«Ci sono state anzitutto difficoltà per arrivare all’accordo bonario con alcune ditte che facevano resistenza, e poi l’appalto ha avuto il ricorso della ditta vincitrice, che era stata esclusa per vizi di forma, ma il Tar non l’ha accolto – ha detto Milesi -. Tra una decina di giorni ci sarà la selezione definitiva, quindi si passerà al progetto esecutivo, che richiederà circa due mesi, e infine a giugno, l’assegnazione del cantiere. Ci sono stati anche problemi relativi al tracciato: la zona interessata, per tre chilometri e 800 metri, è densamente urbanizzata specialmente di insediamenti produttivi, e questo ha comportato che i corridoi di passaggio fossero ristretti. Per cui si è dovuto accostare il più possibile la fascia di rispetto alla strada, per limitare il danno alle proprietà private. La fine dei lavori dovrebbe essere a questo punto nella primavera del 2011, naturalmente se non ci saranno altri ricorsi».
Ma tra tante luci ed ombre, c’è un dato indiscutibilmente positivo. «Questo appalto ha avuto un ribasso stratosferico del 47 per cento, dunque con una riduzione del costo quasi della metà», dice Milesi. E al consigliere azzurro Marco Salvi che si domanda come sia possibile una simile differenza, l’assessore tranquillizza dicendo che «non è certo perché i nostri prezzi siano alti: probabilmente l'esigenza di lavoro di questi tempi spinge le imprese a ridurre al minimo i margini di profitto. In ogni caso, la ditta che per ora ha avuto l’assegnazione, l’associazione temporanea d’imprese Sergio Milesi e Locatelli di Grumello del Monte, ha già dato in passato assoluta prova di serietà e affidabilità. Si tratta di un risparmio che si aggira sui cinque milioni, su un costo totale per l’opera di 19 milioni e mezzo: noi chiederemo alla Regione che la sua parte di finanziamento, poco meno della metà, sia quindi destinata ai lavori del terzo lotto, da Chiuduno a Capriolo. Terzo lotto che dovrebbe costare sui 15 milioni, per il quale però siamo in alto mare: c’è un progetto preliminare, ma devono ancora essere completati li espropri».
Un altro intoppo del tracciato, che attraverserà i Comuni di Bolgare, Gorlago e Chiuduno, ha riguardato il viadotto sul fiume Cherio che inizialmente, su richiesta del magistrato del Po, avrebbe dovuto essere di ben 600 metri per evitare qualsiasi rischio di allagamento e che invece, dopo ulteriori accertamenti, si è stabilito che avrà una lunghezza di circa un quarto. Sul viadotto ci saranno mitigazioni ambientali sugli argini, e barriere fonoassorbenti sulle rotatorie (a Bolgare e a Costa di Mezzate) e un sottopasso a Gorlago. Per quanto riguarda l’attraversamento del fiume Oglio invece, resta confermato che non si farà un nuovo ponte, ma dopo un accordo con la società concessionaria dell’A4 si utilizzerà l’attuale svincolo autostradale di uscita da Pontoglio.
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