Parco delle Orobie, un piano comune
a salvaguardia dell’ambiente

Proteggere, curare e sviluppare gli elementi naturali del territorio attraverso linee guida comuni. È l’ambizioso obiettivo del Parco delle Orobie Bergamasche che ha approvata la delibera d'attuazione del piano naturalistico comunale: il Parco delle Orobie è impegnato a condividere dal punto di vista ambientale i piani di governo del territorio (Pgt) dei singoli Comuni sparsi sui 70.000 ettari di superficie del Parco, che comprende i territori delle Comunità Montane, della Valle Seriana Superiore, della Val di Scalve e della Val Brembana, caratterizzati da un ricco patrimonio floristico, boschivo e faunistico.

Tappa finale del percorso, tracciato d’intesa con la Regione Lombardia,  sarà l’adozione del piano naturalistico del Parco, realizzato con i Comuni, più attento ai contenuti naturalistici e in applicazione della nuova filosofia di conservazione suggerita dalla rete ecologica europea Natura 2000.

Con l’approvazione della delibera d’attuazione del Piano Naturalistico Comunale, il Parco - si legge in una nota - conferma l’impegno assunto e condiviso con la Provincia di Bergamo e la Regione Lombardia di realizzare una nuova gestione della più grande area naturale protetta della Lombardia, moderna efficace e rispettosa delle autonomie dei Comuni.

«A conferma di questo impegno - spiega il presidente del Parco delle Orobie Bergamasche, Franco Grassi - i prossimi mesi ci vedranno lavorare a stretto contatto con le amministrazioni comunali per valutare i beni naturali esistenti sul territorio, individuare eventuali criticità e le relative misure di protezione che andranno integrate nella pianificazione e gestione di questa area protetta. Andremo così oltre la tutela di carattere strettamente urbanistico, facendo invece riferimento ai temi della conservazione della natura e del paesaggio ecologico e della gestione attiva degli habitat e delle specie di interesse scientifico e naturalistico».

In pratica, con l’assistenza del Centro studi sul territorio “L. Pagani” dell’Università di Bergamo il Parco ha messo a disposizione dei Comuni un gruppo di supporto tecnico. La Provincia di Bergamo e la Comunità Montana di Scalve hanno approvato un protocollo d’intesa per la qualificazione ecologica degli strumenti urbanistici generali dei Comuni mentre alcune amministrazioni comunali hanno già avviato, con l’assistenza del Parco, il percorso d’inserimento del piano naturalistico comunale nel piano di governo del territorio.

L’intesa, che rientra nell’ambito di una politica di salvaguardia dell’ambiente e di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, si fonda sulla concreta collaborazione tra le istituzioni coinvolte nella pianificazione territoriale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA