Uccise  l'ex moglie e l'amica
Chiesto l'ergastolo per Roncalli

Ergastolo, senza isolamento diurno in carcere. E’ la richiesta di condanna del pm Enrico Pavone nei confronti di Anacleto Roncalli, ex idraulico di 68 anni in pensione, accusato di duplice omicidio volontario premeditato e aggravato per aver ucciso a coltellate l’ex moglie Nataliya Holovko, ucraina di 43 anni di Villa d’Adda, e l’amica di lei Alla Smirnova, quarantaquattrenne russa di Locatello.

Il duplice omicidio risale al 17 settembre 2008: quel giorno Roncalli, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, aveva preso un coltello e aveva raggiunto la casa della sua ex moglie, da cui era separato da un paio d’anni. Roncalli l’aveva colpita con il coltello all’addome, provocandole una ventina di ferita. L’aveva quindi lasciata ormai priva di vita e si era allontanato. Nel frattempo alcuni vicini avevano allertato i carabinieri.

Purtroppo Roncalli aveva avuto il tempo di raggiungere Locatello, dove abitava un'amica dell'ex moglie, Alla Smirnova. Incrociando Roncalli mentre lei stava raggiungendo il posto di lavoro in auto, la russa aveva accostato: il pensionato, aperta la portiera, l’aveva colpita ripetutamente, uccidendola. A quel punto Roncali aveva raggiunto il carcere di Bergamo e lì si era costituito.

All’origine del duplice delitto, a quanto ricostruito, la forte gelosia di Roncalli per l'amicizia tra le due donne. Roncalli era stato sottoposto a perizia psichiatrica chiesta dal difensore avv. Ottaviano Mussumeci.
Il dottor Sergio Luca Monchieri aveva stabilito una piena capacità di intendere e volere, ma il consulente di parte, dott. Marco Frongillo, aveva parlato di parziale incapacità di volere e soprattutto di mancanza di pericolosità.

L’avvocato di parte civile, Maria Grazia Corti del foro di Lecco, che assiste Nikita, il figlio (all’epoca dell’omicidio diciassettenne) di Natalya Holovko, ha chiesto per il suo assistito un risarcimento di un milione di euro, con una provvisionale immediatamente esecutiva di 150 mila euro. Il 18 maggio, la parola alla difesa, poi il gup emetterà la sentenza.

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