«Troppi rifiuti da fuori»
Costa Volpino da l'alt

L'Amministrazione comunale di Costa Volpino ha annunciato un giro di vite nei confronti di chi, pur abitando fuori dal suo territorio, continua a portare i propri rifiuti a Costa Volpino e a buttarli, in maniera indifferenziata, nei cassonetti comunali. In particolare il sindaco Laura Cavalieri e il vice sindaco Gian Pietro Martinelli puntano il dito contro i cittadini dei Comuni limitrofi dell'Alto Sebino che farebbero lievitare peso e costi del servizio di quasi il 10 per cento. Nella primavera del 2007 infatti tutti i Comuni del comprensorio, tranne appunto Costa Volpino, hanno deciso di affidare il servizio di raccolta dei rifiuti alla società Val Cavallina Servizi, che ha imposto il metodo della raccolta porta a porta. Per questa ragione a Bossico, Castro, Fonteno, Lovere, Pianico, Riva di Solto Rogno, Solto Collina e Sovere, come accade del resto in molti altri paesi bergamaschi, le varie tipologie di rifiuto devono essere poste all'esterno delle abitazioni seguendo un calendario settimanale ben preciso.

A Costa Volpino invece l'Amministrazione comunale ha fatto una scelta diversa, quella cioè di mantenere i cassonetti per la raccolta dell'immondizia. Una raccolta comunque differenziata, a seconda del genere di rifiuto che viene conferito. Per questo a Corti e nelle altre località che compongono Costa Volpino sono state realizzate 35 piazzole ecologiche dove i cittadini trovano il contenitore per la carta, quello per le lattine, quello per il vetro, il cassone per il verde dei giardini e gli sfalci, il cassonetto per i rifiuti indifferenziati.

«Questo sistema - spiega il vice sindaco Martinelli - ha portato buoni risultati dal punto di vista della differenziazione dei rifiuti, in linea con quelli ottenuti dai Comuni dove è stato introdotto il sistema porta a porta. Nel 2006 avevamo raccolto 3.600 tonnellate di rifiuti indifferenziati e tale quantità nel 2008 è scesa a 3.000 tonnellate. Ciò è confermato anche dal fatto che abbiamo raddoppiato la quantità di carta, di vetro e di plastica raccolti in maniera separata». Ciò che non funziona però è che anche i cittadini degli altri Comuni trovino più comodi i cassonetti di Costa Volpino: in due anni sono state affibbiate diverse multe a residenti «extracomunali» beccati a lasciare qui i propri rifiuti. «Tra loro - commentano Cavalieri e Martinelli - anche alcuni amministratori che due anni fa scelsero per i propri paesi di residenza la raccolta porta a porta». «Abbiamo calcolato - spiega il primo cittadino - che sulle tremila tonnellate di rifiuti indifferenziati raccolti l'anno scorso, circa il 10 per cento arrivi proprio dagli altri Comuni dell'Alto Sebino: la gente carica la sua immondizia in auto, passa da Costa Volpino e la scarica velocemente nei cassonetti. In questo modo tutto finisce nell'indifferenziato. Ciò comporta dei costi maggiori per noi, mentre i comuni di residenza di questi cittadini incassano la loro Tarsu e non devono nemmeno smaltire l'immondizia».

Per queste ragioni Cavalieri e Martinelli annunciano «tolleranza zero»: in questi giorni sono stati affissi in tutto l'Alto Sebino dei manifesti in cui si ricorda che è severamente vietato conferire i rifiuti a Costa Volpino e che si rischia una multa fino a 500 euro. Ai propri cittadini invece l'amministrazione guidata da Laura Cavalieri ricorda che lasciare i rifiuti fuori dai cassonetti può portare a una multa anche di 300 euro.

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