Rapinatore tradito da un neo
e da un articolo de «L'Eco»

È stato un articolo pubblicato su L'Eco di Bergamo il 22 novembre 2008 a suggerire ai carabinieri di Ponte San Pietro che il ricercato per la rapina messa a segno alla Banca San Paolo di Presezzo il 9 aprile del 2008 poteva essere la stessa persona arrestata per un colpo a Trescore Balneario e un altro a Varese. Il modus operandi era infatti lo stesso.

Così i militari sono andati a recuperare l'impronta digitale che il rapinatore di Presezzo aveva dovuto lasciare sul lettore che permette di entrare in banca. Anche se quell'impronta era parziale, ha comunque consentito di risalire a un 26enne di Cologno Monzese: prima non era schedato, ma dopo i colpi di Trescore e Varese sì.

La sua foto è stata mostrata ai dipendenti del San Paolo di Presezzo, che hanno riconosciuto l'uomo come uno dei due autori del colpo, grazie anche a un visibile neo sulla guancia.

Così i carabinieri hanno notificato al 26enne l'ordinanza di custodia in carcere: lo hanno trovato nella sua casa di Cologno Monzese e lo hanno portato in carcere.

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