
Cronaca
Mercoledì 20 Maggio 2009
Operai ai tempi della crisi
Effetti devastanti sulla famiglia
Stritolati dalla crisi. Non basta perdere il lavoro o finire in cassa integrazione, la vita diventa ancora più dura e si rischia di finire sul lastrico. Come? Basta che l’azienda non eroghi gli assegni familiari o che la banca non sospenda il mutuo e per la famiglia la vita diventa impossibile. Niente più stipendio, ma costi sempre presenti. Niente busta paga, ma bollette sempre da pagare: luce, gas, acqua, bollo auto, assicurazione, spese condomoniali. Una situazione purtroppo comune a tanti lavoratori, italiani e stranieri. Alcuni di questi casi, la Fiom Cgil di Bergamo ha voluto metterli in piazza o meglio farli conoscere al grande pubblico perché si comprenda la portata di questa crisi e gli effetti devastanti che sta avendo sulla forza lavoro, sugli operai.
Francis Fordjour, ghanese, ha 39 anni ed è padre di quattro figli (l’ultimo ha 6 mesi). Lavorava in un’azienda di Carobbio degli Angeli (in liquidazione9 che l’ha messo in cassa integrazione. “La ditta – dice - non può anticipare i soldi, così lo stipendio mi arriva 90 giorni dopo. Lo scorso mese ho avuto i soldi di gennaio e febbraio: 1.300 euro, ma li ho dovuti versare tutti per i tre mesi di affitto”.
Moustapha Ndiaye, senegalese, 44 anni. lavorava con un contratto a termine e uno stipendio di oltre 2 mila euro al mese. Ha sottoscritto un mutuo di oltre 900 euro al mese per acquistare casa, poi il contratto di lavoro non gli è stato rinnovato. Ha chiesto alla banca la sospensione del mutuo, ma gli è stata negata, così ora si trova prigioniero di una situazione insostenibile e forse perderà la casa.
Fall Oseeynou, senegalese, 39 anni, ha due figli. Nel maggio 2008 è rimasto infortunato in un'azienda di Comun Nuovo. E’ stato licenziato lunedì scorso. Dopo l’infortunio è rientrato, ma i medici dell'ospedale e dell'Inail lo hanno trovato inabile al lavoro. Dopo la malattia è stato messo in ferie forzate allora lui si è rivolto al sindacato. Da quella mossa è scattato il licenziamento e addio stipendio”.
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