«Orobie Vive», Pirovano sbaglia
e firma contro il comprensorio sciistico

Un documento di Orobie Vive che dice «no» al progetto di comprensorio sciistico dell’Alta Valle Seriana-di Scalve, portato avanti dalla Provincia e ora sottoposto alla Vas (Valutazione ambientale strategica, ancora aperta dopo le osservazioni presentate da cittadini e associazioni). Ettore Pirovano non si era accorto del passaggio nel documento di Orobie Vive e ora rinnega la firma; Francesco Cornolti ha aderito, ma con «riserva» proprio sul punto controverso. Tra gli impegni nei confronti dell’ambiente che Orobievive chiede infatti ai candidati provinciali e comunali di sottoscrivere c'è l'impegno di «riqualificare gli impianti sciistici esistenti, senza alcun ulteriore ampliamento delle aree sciabili».

Un passaggio che significherebbe rivedere il collegamento tra gli impianti, secondo Orobie Vive troppo pesante in una zona montana così di pregio. Quattro i punti contenuti nel documento «incriminato»: garantire la tutela di acqua e suolo; fare scelte urbanistiche ponderate (puntando all’opzione zero del consumo di suolo e al recupero delle aree e strutture inutilizzate; a evitare l’utilizzo dei Piani integrati d’intervento che esautorano i Pgt); adottare buone pratiche amministrative (ad esempio una migliore gestione delle seconde case sfitte e delle ex colonie) e infine fare azione di pressione sugli enti sovraccomunali per una serie di azioni (tra cui, appunto, quella di evitare ampliamenti delle aree sciabili).

«Abbiamo inoltrato l’appello ai candidati, chiedendo di sottoscriverlo in toto e di rispettarlo nel prossimo mandato» spiega Paolo Locatelli a nome di Orobievive. Con un certo stupore dei promotori, tra i primi a firmare è stato il candidato della Lega alla presidenza di via Tasso Ettore Pirovano, che però, contattato, rinnega: «Devo aver letto il documento con disattenzione, tra le tante carte che ho visto. Perché se contiene il no al comprensorio mi rimangio la firma. Io il comprensorio lo voglio fortemente perché sono a favore del turismo e dello sviluppo montano». E il competitor Cornolti (centrosinistra): «Condivido convintamente il documento, tant’è che in molte parti, per la particolare attenzione al territorio montano, rispecchia anche il mio programma. Ma ho espresso una riserva sul punto che riguarda il comprensorio. Perché il documento sembra esprimere una contrarietà di principio, mentre noi consideriamo il comprensorio un’opportunità da verificare. Non a caso la Vas e l’approfondimento tecnico sono ancora in corso. Mi impegno a rispettare e onorare ciò che firmo, anche perché di verde non ho solo la camicia come Pirovano».

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