I disabili bocciano il tram
«Per noi non è un mezzo sicuro»

Massima sinergia per non lasciare indifeso il popolo dei disabili. I candidati alle poltrone di sindaco e presidente della Provincia di Bergamo, invitati dalla Federazione tra le associazioni nazionali dei disabili (Fand) a illustrare i rispettivi programmi in tema di servizi dedicati al mondo delle fragilità, rassicurano i soci presieduti da Giovanni Manzoni: sarà uno dei punti prioritari. A dirlo, in varie forme ma la sostanza è la stessa, sono l'attuale sindaco, Roberto Bruni, il candidato del centrodestra, Franco Tentorio, e i candidati per la presidenza della Provincia, Franco Cornolti, Ettore Pirovano e Luigi Pisoni, aggiungendo che, vista la crisi in atto che colpisce maggiormente chi già vive una situazione di sofferenza, l'attenzione sarà ancora maggiore. Tutti quanti sottolineano soprattutto la necessità di ascoltare e dare più voce alla Fand per capire i reali problemi vissuti quotidianamente delle varie categorie di disabili, altrimenti si rischia di fare un buco nell'acqua.

«Sarebbe sciocco - osserva Pisoni, rivolgendosi ai soci Fand che hanno gremito la sala della sede di via Autostrada - non utilizzare l'opportunità che ci date di avere la vostra preziosa e dettagliata consulenza su temi a voi cari». Difficile non collegare la riflessione di Pisoni, peraltro richiamata da tutti i candidati presenti, a quanto evidenziato dalla Fand in un suo documento, completato da un dvd, consegnato prima dell'incontro a tutti i candidati e nel quale si attacca il modo con il quale è stata gestita la realizzazione della nuova linea Bergamo-Albino da parte di Teb. «Fin dalla sua progettazione - si legge nel documento firmato oltre che da Manzoni anche dal suo vice, Gianbattista Flaccadori - la Fand aveva più volte e con forza chiesto agli assessori competenti e soprattutto ai responsabili direttivi e tecnici dei gestori di Teb di essere consultati per quanto concerneva le problematiche dell'accessibilità e fruibilità della nuova opera da parte dei disabili, verificando insieme, lungo le fasi di realizzazione, lo stato delle cose».

In realtà, rileva Flaccadori, «mentre la parte politica ci ha sempre ascoltato e appoggiato, quella dei tecnici non ci ha mai tenuti in considerazione, ignorando quindi chi per disposizioni legislative ha la rappresentanza e la tutela della stragrande maggioranza dei disabili bergamaschi. Il fatto grave è che ora ci troviamo con un'opera inaugurata da poche settimane (la Fand in quell'occasione non è stata neanche invitata…), costata una bella cifra e che presenta delle gravi carenze per la sicurezza e la tutela dei disabili». Nel documento si elencano una quindicina di problematiche emerse durante una verifica fatta sul campo da parte dei rappresentanti Fand, tra le quali ne spiccano alcune francamente preoccupanti. Che dire, per esempio, davanti ai «semafori installati agli incroci lungo tutta la tramvia - si legge nel documento - privi dei dispositivi acustici per non vedenti. Ciò risulta particolarmente grave in quanto la tramvia ha un suo percorso dedicato e i convogli sono piuttosto silenziosi».

Altre criticità evidenziate dalla Fand sono «il vuoto lasciato tra il bordo della vettura e la banchina che fa sì che le carrozzelle dei disabili o i passeggini si incastrino rendendo la salita piuttosto difficoltosa; le pulsantiere di servizio negli appositi spazi di ancoraggio delle carrozzine sono pressoché sempre disattivati; sulle vetture non sono stati predisposti adeguati display informativi a uso degli utenti con difficoltà visive; nelle segnalazioni tattili a terra delle stazioni (usate dai non vedenti) sono stati correttamente inseriti i punti d'arresto, peccato che i convogli centrano il punto d'arresto una volta su quattro». La conclusione del documento è molto chiara. «Quanto da noi evidenziato non rispetta le disposizioni legislative nazionali e regionali in materia e risulta ancora più grave considerando che si tratta di una nuova opera. La Fand, pertanto, oltre a chiedere l'immediata soluzione dei problemi rilevati, si riserva il diritto di agire nelle sedi più opportune per tutelare i diritti dei propri rappresentati». Sul tema il più categorico è Pirovano. «Superficialità di chi ha fatto il progetto senza ascoltare i disabili. Si devono trovare i soldi per rimediare al danno».

I candidati si trovano poi tutti concordi nel portare avanti dei tavoli di lavoro per avere più concretezza, mettere al centro le politiche a tutela delle famiglie in generale e dei disabili in particolare. Bruni sottolinea in tema di prevenzione il lavoro del nucleo di polizia edilizia, Tentorio promette servizi innovativi per disabili, Cornolti desidera dare un'accelerata in Provincia per quanto concerne controlli e corsi di formazione, Pirovano crede sia necessario che i Comuni siano affiancati dalla Provincia. La società Teb, venuta a conoscenza delle critiche sollevate all'incontro elettorale ha fatto sapere che «la documentazione distribuita ai candidati non è mai pervenuta in azienda». Sottolineando «l'amarezza per il carattere strumentale del documento», la Teb si è detta «disposta al dialogo con tutte le categorie di utenti». Inoltre ha precisato che «in fase progettuale sono state prese in esame le necessità dei disabili».

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