Rientrata in Italia la figlia
dell'uomo ucciso in Brasile

È rientrata in Italia dal Brasile Caterina, la figlia di Giuseppe Codeluppi ucciso nello scorso gennaio nella sua fazenda a Primavera di Caucaia, non lontano dalla più nota Cumbuco, dove per ben quattro mesi la minorenne è stata ospitata sotto la tutela giuridica di Pierattilio Maino, l'imprenditore bergamasco emigrato ormai da 10 anni nel Nord Est del Brasile. Ad attenderla nella sua casa di Torre Boldone la nonna di Luigina Andreoletti. Sono state veramente allucinanti le lungaggini burocratiche che non hanno permesso il rientro anticipato di Caterina.

C'è da ricordare che l'assassino del padre è già a piede libero e, essendo minorenne, rischia una pena minima di soli tre anni. A meno che escano allo scoperto i mandanti di questo omicidio, non certamente avvenuto come in un primo tempo era stato scritto per un'impennata di gelosia nei confronti dell'adolescente italiana. Dovrebbe essere invece stata una vera e propria esecuzione che avrebbe portato nelle tasche di persone ancora ignote un'ingente somma di denaro trasferita in Brasile da Codeluppi.

Su ordinanza del giudice, sono stati richiesti gli estratti e i movimenti bancari dei tre conti correnti aperti in due banche di Fortaleza: potrebbe essere la pista giusta per individuare i responsabili.

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