Sono 2.198 le famiglie bergamasche che nelle prossime settimane riceveranno la prima tranche, da cinquecento euro, del “buono famiglia” regionale, una misura messa a punto in via sperimentale dal Pirellone per sostenere le famiglie numerose con figli minorenni.
La raccolta delle domande e della documentazione è stata affidata alle Asl. La presentazione delle richieste per il contributo annuale (che ammonta in tutto a 1.500 euro, divisi in tre rate) è terminata a marzo. Le domande presentate in Bergamasca sono state in tutto 2.416, quelle respinte (perché non rientravano nei parametri di reddito o di età dei figli previsti dal bando), 218.
“Le domande sono risultate ampiamente superiori alle previsioni – commenta il direttore generale dell’Asl di Bergamo Roberto Testa -. Ci aspettavamo 1.400-1.500 richieste, ne sono arrivate il 40% in più. Anche nelle altre Asl si è verificato un fenomeno simile, ma in misura inferiore”. La media regionale è infatti di un 5% di domande in più rispetto alle previsioni.
“Il rapporto tra italiani e stranieri nelle richieste accolte è praticamente alla pari (sono 1.063 i nuclei italiani ammessi al bonus, 1.135 quelli stranieri, ndr) – aggiunge Testa -. Questa è anche la miglior risposta a chi aveva sostenuto che questa iniziativa fosse favorevole solo agli immigrati”.
Le famiglie ammesse hanno in totale 7.554 figli. Tra i requisiti previsti c’era quello di avere almeno tre figli minorenni, di cui almeno uno di età compresa tra zero e sei anni. La maggioranza delle famiglie partecipanti (1.481) ha tre figli, ma ve ne sono anche 17 che annoverano tra i 7 e i 9 pargoli. Circa la metà dei bimbi coinvolti (3.481) ha meno di sei anni. “Gli elenchi delle domande ammesse sono disponibili in tutti i dipartimenti Asl – spiega il direttore sociale Massimo Giupponi -. Le famiglie che hanno fatto domanda possono rivolgersi agli sportelli per verificare di essere state ammesse".
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