Pedemontana, il sindaco di Filago:
«Non prendiamoci in giro»

«Lungi da me alimentare polemiche, ma credo che vada mantenuto il rispetto dell'intelligenza delle persone, le quali - soprattutto se presenti alle discussioni - non possono essere prese in giro e tantomeno lo si deve fare nei confronti della pubblica opinione». Inizia così la lettera che il sindaco di Filago, Massimo Zonca, ha inviato in redazione intervendo sulla questione del passaggio della Pedemontana nella zona industriale del paese che amministra. Secondo Confindustria Bergamo, che sull'argomento ha presentato un'osservazione, la nuova strada metterà a rischio il polo industriale della Bayer e tutto l'indotto, secondo Pedemontana SpA, invece, il tracciato non passa per quei punti.

«APL - prosegue Zonca - può dire, per tramite dei suoi tecnici, che l'autostrada non interessa "aree e fabbricati produttivi", ma negli incontri avvenuti in precedenza e da ultimo in Conferenza dei Servizi dello scorso 29 maggio (alla quale ero presente io, ma anche un viceministro, cinque assessori provinciali, un assessore regionale e una novantina di sindaci) l'osservazione di Bayer è sempre stata la medesima, ossia che vengono interessate "le aree di proprietà", che sono adiacenti di qualche decina di metri alle aree e ai fabbricati produttive. Non credo sfugga a nessuno che un'autostrada non la si cala con l'elicottero dall'alto e, quindi, se la proprietà Bayer fa un'osservazione, probabilmente è pertinente. In ogni caso a questo, se lo ritiene, risponderà l'azienda, che ha in mano il progetto definitivo».

«A questo si aggiunga anche il rispetto dei ruoli, affinchè non si faccia confusione. E' grande infatti lo stupore che un soggetto (Pedemontana) che ha ricevuto in concessione un'importante opera da un Concessionario pubblico (ossia Regione Lombardia e ANAS), si sia presa la libertà e il diritto di replicare diffondendo dati errati e sbagliati: il controllore (CAL e Regione Lombardia) tace mentre il controllato (Pedemontana) diffonde informazioni non solo errate, ma addirittura confutabili da documenti ufficiali. Quando APL dice che sono intervenute nuove norme fra il preliminare e il definitivo, commette due grossi errori. Il primo è riferito alle nuove norme che prevedono, per ragioni di sicurezza, l'allargamento delle curve, ma purtroppo (progetti alla mano) nel progetto definitivo oggi sponsorizzato da Pedemontana le curve si sono ristrette pesantemente, al punto che come Comune abbiamo fatto un'osservazione proprio su questo aumento di rischio rispetto a prima. Il secondo errore è l'affermazione che con l'avvento della quarta corsia della A4 non sia più possibile fare la galleria: nella prescrizione n° 88 con la quale il CIPE nel 2006 ha approvato il progetto preliminare, è scritto chiaramente che la soluzione proposta del passaggio in Galleria Seminario "è compatibile con l'ampliamento a 4 corsie più emergenza della A4" e tale compatibilità è stata anche confermata dalla stessa DG Infrastrutture della Regione Lombardia, fin dal lontano 2005. Tutto questo per fare onore al vero».

«La preoccupazione che il Comune di Filago ha espresso, non solo il 29 maggio scorso, ma anche in precedenti diverse occasioni (ottobre 2007, marzo 2008 e novembre 2008) era come stava venendosi a trasformare l'aggancio sulla A4, da galleria a viadotto, senza le dovute garanzie circa gli aspetti di sicurezza e responsabilità circa le "interferenze con le realtà industriali soggette alla Seveso bis" in caso di incidenti: la creazione di pericoli e rischi aggiuntivi per le possibili interferenze in caso di incidenti in autostrada o nell'azienda, e le loro ripercussioni, dal momento in cui non c'è più la galleria. Il CIPE nel progetto preliminare aveva già affrontato e risolto il problema con la galleria e inoltre non veniva richiedesto di valutare alternative. Quindi l'iniziativa è tutta di Pedemontana, la quale ha certamente il diritto di proporre delle alternative, ma vista la delicatezza dell'area attraversata e, a mio avviso anche perchè obbligata dalla normativa, lo deve fare dimostrando che ci sono le condizioni di sicurezza».

«Voglio comunque, una volta di più, - conclude il sindaco di Filago - essere chiaro sulla posizione del Comune di Filago: a) la questione "interazione con il Polo Chimico" non è nuova in assoluto, ma son questioni che Filago ha sempre sostenuto, venendo spesso e sistematicamemte "ignorati", ma certamente non è mai mancata da parte nostra la chiarezza e la trasparenza, anche documentale. b) il Comune di Filago in Conferenza dei Servizi non si è espresso contro il progetto, ma ha dato un parere positivo condizionato chiaramente alla sua realizzazione nel modo migliore, tanto più che qui sono in campo questioni rilevanti soprattutto per la sicurezza delle popolazioni circostanti: forse il tema è stato sottovalutato da chi di competenza , anche se ripetutamente segnalato nelle sedi competenti. Grignano, per esempio, ora si ritrova con un'autostrada al posto della provinciale 183 che lo separa dalla Bayer. c) in ogni caso, dal punto di vista tecnico, la via di uscita ci sembra chiara e, a nostro avviso, contenuta nelle osservazioni che il Comune ha fatto al progetto definitivo: sviluppare un'analisi di rischio adeguata, verificando quale alternativa tipologica (galleria/viadotto) sia la migliore e definendo un quadro chiaro di responsabilità gestionali in condizioni ordinarie che di emergenza. Su questi aspetti e le conseguenti responsabilità la società Pedemontana deve dimostrare di saper cogliere la sfida, affrontando seriamente tale analisi del rischio e assumendosi le conseguenti responsabilità - che le derivano del resto dalle prescrizioni che il CIPE ha chiaramente indicato».

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