Treni: più puntuali a maggio
ma tutto il resto proprio non va

Per i pendolari delle Fs «il mese di maggio, in termini di puntualità del servizio, è stato un mese positivo: la media giornaliera dei ritardi (che tiene conto del ritardo del viaggio di andata e di quello di ritorno) è stata di 7 minuti e 30 secondi, migliore sia rispetto al maggio dell’anno precedente (quando il ritardo medio fu di 8 minuti e 24 secondi) sia rispetto al mese precedente (ad aprile il ritardo medio era stato di 8 minuti e 49 secondi)».

Lo confermano Marcello Prestini e Lucia Ruggiero, i pendolari della Milano-Bergamo che hanno approntato anche per il mese scorso il report sul servizio. «Per quanto riguarda la pulizia dei treni - scrivono -, la definiremmo mediocre, come al solito, nonostante fosse stato promesso da parte di Trenitalia un sensibile miglioramento a partire da fine aprile (per via dell'assegnazione del servizio a una nuova società tramite un recente appalto ). Sicuramente per il momento possiamo assicurare che non si è visto alcun progresso... Anzi, come riportato dal principale giornale della Bergamasca (L'eco di Bergamo, ndr), nell'ultima settimana di maggio si è verificato un grave episodio sul treno 2640 del mattino: alcuni ragazzi hanno trovato nel vagone, gettata a terra, una siringa e fazzoletti sporchi di sangue sulle poltrone del treno».

E poi, dicono sempre i pendolari, «non si può tacere sul gravissimo disservizio occorso al treno 2629 delle 18.10 da Milano per Bergamo di lunedì 25 maggio (il più frequentato del ritorno): causa rottura del locomotore del treno poco dopo la partenza. Il treno è rimasto bloccato per più di un'ora tra la stazione di Milano Centrale e quella di Milano Lambrate prima che Trenitalia riuscisse nell'impresa di trainarlo indietro nella stazione di partenza. Considerando che non stiamo parlando di un incidente verificatosi in una zona sperduta in aperta campagna, ma a poche centinaia di metri dalla principale stazione ferroviaria italiana, non si può che stigmatizzare duramente quanto accaduto, che ha assolutamente dell'incredibile».

«Come Comitato Pendolari Bergamaschi abbiamo ripetutamente sollecitato la necessità da parte di Trenitalia di dotarsi di piani di azione rapida per affrontare le varie possibili emergenze: questa purtroppo è stata l'ennesima occasione in cui è risultato evidente che il gestore del servizio non ha una risposta pronta nel caso di imprevisti, naturalmente sempre a spese dei clienti, boccheggianti per il caldo in un treno fermo a poche centinaia di metri dalla principale stazione del Paese».

E per concludere: «Con profonda delusione dobbiamo evidenziare che il nuovo orario di Trenitalia, in vigore da lunedì 15 giugno, e atteso dai pendolari come possibile momento di svolta, si risolve con un sostanziale nulla di fatto. Trenitalia e la Regione sono sicuramente corresponsabili per questo ennesimo rinvio, questa ennesima occasione persa: vi giunga un sentito "ringraziamento" da parte nostra».

«Immaginiamo che un ringraziamento vero giunga invece da parte della società che gestisce i pedaggi dell'autostrada A4: infatti - dicono infine i pendolari provocatoriamente - state perseverando da tempo a spingere la gente a recarsi a Milano con il proprio mezzo privato, naturalmente continuando a vantarvi delle vostre politiche all'avanguardia contro l'inquinamento... Ma per carità...».

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