Contro l'ambiente 886 reati
in Lombardia. C'è anche Bergamo

Sono stati 886 reati contro l'ambiente accertati nel 2008 in Lombardia, con 307 sequestri e 886 persone denunciate dalle forze dell'ordine. È quanto emerge dallo stralcio dedicato alla Lombardia del rapporto 2009 realizzato da Legambiente sulla criminalità ambientale che evidenzia ancora una volta l'interesse della criminalità organizzata nel grande business dell'ecomafia e l'infiltrazione mafiosa nel territorio lombardo.

Tra le province ai primi posti dell'illegalità ambientale c'è anche la Bergamasca, che segue Brescia e Mantova: insieme, queste ultime due, hanno più di un terzo del totale delle infrazioni scoperte.

«Più di un terzo di questi crimini contro l'ambiente - ha sintetizzato il vicepresidente di Legambiente Lombardia Sergio Cannavò - ha interessato la Lombardia». Per quanto riguarda il traffico illecito di rifiuti i casi accertati in Lombardia sono stati 12, il 9,2% del totale nazionale, con la regione al centro di ben 36 inchieste che hanno coinvolto 64 aziende e hanno portato a 101 ordinanze di custodia cautelare e 150 persone denunciate a piede libero.

Ma anche sul fronte del ciclo illegale del cemento lo scenario lombardo è dipinto a tinte fosche, con appalti pubblici truccati, escavazioni illegali nei fiumi e abusivismo edilizio che hanno portato ad accertare l'anno scorso 261 infrazioni, con 400 denunce e 26 sequestri.

Come se non bastasse la Lombardia risulta seconda, dopo il Lazio, per quanto riguarda la cosiddetta «archeomafia», ovvero l'aggressione al patrimonio artistico e archeologico, con 132 furti registrati nel solo anno passato.

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