Arcene, il sindaco è Foresti
Lega ko per una manciata di voti

Dopo il clamoroso pareggio al primo turno (1.492 voti per entrambi i candidati) la Lega perde l'Amministrazione comunale di Arcene per una manciata di preferenze proprio in casa del suo segretario provinciale.

La conferma è arrivata dopo un pomeriggio convulso di conteggi e riconteggi: Cristian Invernizzi - segretario provinciale dei lumbard e candidato alla poltrona di primo cittadino, col sostegno anche del Pdl - alla fine ha riconosciuto l'elezione del suo avversario, Giuseppe Foresti, candidato della lista «Insieme per Arcene» e assessore ai Lavori pubblici uscente.

Foresti al termine dello scrutinio aveva infatti raccolto 17 voti più di Cristian Invernizzi. Ma i rappresentanti di lista del Carroccio avevano immediatamente chiesto il riconteggio e una verifica delle schede contestate: 16 voti della Lega erano stati infatti dichiarati nulli perché gli elettori, oltre a tracciare la croce sul simbolo, avevano indicato anche una preferenza.

Probabilmente - in caso di ricorso - quei voti sarebbero stati riassegnati ai lumbard, visto che la preferenza indicata era per un uomo evvettivamente appartenente al movimento di Bossi: ma non sarebbero comunque stati sufficienti contro il vantaggio di Foresti (17 voti in più). Inoltre anche «Insieme per Arcene» avrebbe potuto presentare ricorso per un voto dichiarato nullo in sede di scrutinio.

A conti fatti (supponendo che fossero presentati entrambi i ricorsi) la vittoria andrebbe comunque a Foresti, con uno scarto di uno o due voti.

L'AFFLUENZA
Ad Arcene ha votato il 77,61 % degli aventi diritto, contro un 84,43 del primo turno.

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