L'Ordine dei medici di Bergamo
archivia il caso di Carlo Defanti

L'Ordine dei medici di Bergamo ha archiviato il caso del neurologo Carlo Alberto Defanti, coinvolto nel caso di Eluana Englaro, per il quale era stata ipotizzata una violazione del codice deontologico professionale. L’indagine in merito al coinvolgimento del dr. Carlo Defanti nella vicenda della signorina Eluana Englaro - dice un comunicato dell'Ordine di Bergamo - è stata avviata autonomamente dal presidente Emilio Pozzi.

«Non è mai pervenuta, infatti, alcuna segnalazione in merito al sanitario - precisa il comunicato - nonostante la sua persona fosse in quel periodo costantemente oggetto di attenzione da parte dei mass media. Il dr. Defanti è stato convocato dal presidente una prima volta nel mese di marzo».

Raccolta la testimonianza del medico, il presidente dell'Ordine di Bergamo ha sottoposto la documentazione all’attenzione dei componenti della commissione medici – collegio giudicante composto dai 15 medici eletti in consiglio ed iscritti all’albo dei medici chirurghi della provincia di Bergamo - «che incaricavano il Presidente per un supplemento di istruttoria».

Riconvocato il dr. Defanti, sono stati raccolti ulteriori elementi elementi, poi il dossier è tornato alla commissione medici. «La commissione dopo approfondito dibattito è giunta alla decisione di archiviare il caso. Di procedimento disciplinare vero e proprio si sarebbe potuto parlare solo se la commissione medici avesse deciso di avviare l’iter in quel senso e, quindi, di non archiviare il caso».

«L’atteggiamento discreto e riservato dell’Ordine sull’intera vicenda - conclude il comunicato - è stato dettato dalla considerazione che qualsiasi decisione assunta avrebbe in ogni caso prodotto un’attenzione mass mediatica difficile da prevedere, avendo ben chiaro che situazioni del genere possono essere affrontate e risolte solo nelle coscienze di chi è coinvolto in prima persona».

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