Commercio, Lega all'attacco:
stop alla fuga dei «nostri» negozi

Lega all'attacco dopo l'approvazione in Consiglio regionale della legge di modifica delle attuali disposizioni in materia di commercio cob le quali si limitano anche le possibili tipologie di vendita nei centri storici, al fine
di preservarli dal punto di vista architettonico, sociale e commerciale.

In merito sono intervenuti i consiglieri regionali della Lega Nord, Daniele Belotti e Giosuè Frosio: “Siamo soddisfatti. Abbiamo messo un freno al degrado dei nostri centri storici. Non potevamo rimanere inermi di fronte all’invasione di attività commerciali, come kebab, phone center, ristoranti cinesi ecc., che stanno facendo perdere l’identità ai nostri borghi antichi. I comuni avranno ora la possibilità di valorizzare i propri centri storici privilegiando le attività commerciali tipiche, arginando al tempo stesso l’apertura di esercizi incompatibili con il contesto storico. Il primo articolo della legge approvata oggi ripropone quanto contenuto in uno specifico progetto di legge (primo firmatario Daniele Belotti) che la Lega Nord aveva presentato circa un anno orsono. E’ una norma - spiega Daniele Belotti - che calza a pennello per Città Alta: chiederemo quindi alla neogiunta Tentorio di metterla subito in atto per conservarne la sua bellezza e integrità anche dal punto di vista socio-economico. Ma chiederemo che venga applicata anche nei borghi, ad esempio in via Santa Caterina, Borgo Palazzo, ma anche in via Quarenghi, per cercare di evitare che si trasformino in ghetti con la fuga di negozi di bergamaschi sostituiti da esercizi etnici di extracomunitari.”

“La Lombardia – conclude Giosuè Frosio – imbocca oggi la via intrapresa da altre regioni, come la rossa Toscana, che hanno già una normativa che consente ai Comuni di limitare le possibili tipologie di vendita nei centri storici, al fine di preservarli dal punto di vista architettonico, sociale e commerciale”

Un’occasione persa: così invece il Gruppo del Pd in Consiglio regionale ha definito la legge sul commercio approvata oggi, martedì 23 giugno 2009, in Aula dalla maggioranza. Il provvedimento, che vanifica perfino alcuni obiettivi dello stesso Piano Triennale del Commercio (sul quale i consiglieri del Pd riscontravano già numerose carenze) non solo non contrasta, secondo Giuseppe Benigni, consigliere regionale del Pd, il depauperamento della rete dei negozi di vicinato, ma addirittura incrementa le opportunità già ampie di una parte della grande distribuzione in termini di orari, di aperture domenicali, di nuovi insediamenti, alterando la concorrenza nel settore. “Questa legge – dice Benigni – ha scelto la strada che favorisce in modo palese una parte della grande distribuzione, quella inserita nei distretti commerciali, in una regione dove i dati confermano già un mercato saturo di strutture commerciali ad alto impatto urbanistico, viabilistico e ambientale. Sgombriamo il campo da equivoci, dunque: la Giunta non compie, con questo provvedimento, un passo avanti nella liberalizzazione del mercato, ma mette pericolosamente in bilico l’equilibrio già sfavorevole tra piccola, media e grande distribuzione”.

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