Bergamaschi in ferie a giugno
Il responso è dell'immondizia

Sono sempre più numerose le famiglie bergamasche che optano per la vacanza a giugno, quando l’hotel o il residence costano un po’ meno e le spiagge non sono troppo affollate. A dimostrarlo non sono solo a tour operator e agenzie di viaggio (che pure confermano la tendenza), bensì un indicatore di tutt’altro genere, insolito ma decisamente affidabile: la spazzatura.

Un calo sensibile nei rifiuti raccolti dagli addetti ai lavori è infatti sintomo che molte persone si trovano fuori città, ed è precisamente quello che è accaduto nel mese di giugno appena terminato. La quantità di rifiuti raccolti negli ultimi trenta giorni è risultata nettamente inferiore a quella registrata nel mese di maggio, segno che con la fine delle scuole molte persone si sono allontanate dalla città.

Il dato più interessante è tuttavia il confronto con lo «storico»: i rifiuti di giugno 2009 sono in deciso calo rispetto a quelli raccolti negli anni scorsi nello stesso periodo, il che dimostra che la partenza «anticipata» è un’abitudine che si sta diffondendo in misura crescente.

Un’occhiata ai numeri rende subito l’idea: a giugno Aprica spa (l’azienda che gestisce il ciclo dei rifiuti nel Comune di Bergamo) ha raccolto in città 2.336 tonnellate di spazzatura (la quantità si riferisce al sacco nero dell’indifferenziato). Il mese precedente, le tonnellate erano state 2.458. E negli anni precedenti? Nel 2005 il dato di giugno era di 2.671 tonnellate, 2.657 nel 2006, 2.577 nel 2007, 2.419 nel 2008. Una diminuzione costante, che ha portato in cinque anni a un calo complessivo del 13%.

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