8 marzo, non solo mimose si discute anche di lavoro

Arriva l’8 marzo e l’universo femminile s’interroga se la festa della donna, nata per rivendicare giusti diritti e dare il là a una completa emancipazione, sia ancora di attualità o piuttosto riduttiva, se non anacronistica. Anche Bergamo comunque festeggia questo evento, non solo con le solite cene "rosa" o altri eventi mondani ma con un libro che spiega la disabilità al femminile e i tanti problemi che ancora una donna deve affrontare quando si confronta con il mondo del lavoro. Ecco perchè l’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro), in collaborazione con l’Inail e con il patrocinio del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e di quello delle Pari opportunità, ha voluto promuovere una specifica iniziativa per presentare i risultati di un’indagine, condotta dalla Intertel Services, la prima in Italia nel suo genere, volta a far conoscere la condizione delle circa 210 mila donne diventate disabili per cause lavorative.

Un altro modo per avere una fotografia della popolazione femminile, regione per regione, con i dati sull’occupazione è cercare sul sito governativo www.palazzochigi.it/cmparita/guide/fse/.

Ma c’è anche la festa: coincidendo l’8 marzo con il sabato sera, sono molti i locali di Bergamo che hanno preparato una serata "ad hoc" per il pubblico femminile che, almeno una volta all’anno, lascia a casa marito e fidanzato e si mette a tavola e sulle piste da ballo accompagnato magari dalle amiche di un tempo, per una sana rimpatriata.

(8/3/03)

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