La Lista Bruni sulla mobilità:
«Il sindaco Tentorio ci ripensi»

Continuano a far discutere le posizioni della nuova amministrazione sulla viabilità cittadina. Il Pd scende in campo con un comunicato stampa a firma di Nadia Ghisalberti, coordinatrice e consigliere comunale della Lista Bruni

Continuano a far discutere le posizioni della nuova amministrazione sulla viabilità cittadina. Il Pd scende in campo con un comunicato stampa a firma di Nadia Ghisalberti, coordinatrice e consigliere comunale della Lista Bruni

«Mentre la Commissione Europea, con l’intento di risolvere i problemi comuni a tutte le città europee di congestione, traffico e inquinamento dell’aria, promuove una direttiva per supportare le autorità pubbliche nello sforzo di migliorare la qualità urbana e la mobilità sostenibile, che vede come primo punto di intervento l’incoraggiamento di forme di spostamento più ”eco” cioè a piedi e in bicicletta, - scrive Ghisalberti - a Bergamo il nuovo assessore alla mobilità Gianfranco Ceci, annuncia lo smantellamento di pezzi di piste ciclabili per far posto a parcheggi a rotazione rapida (sigh!) e il ritorno della via Longuelo a via di scorrimento con l’eliminazione della Zona 30. Ci si aspettava che chi, vincendo le elezioni, ha il mandato per governare la città per i prossimi 5 anni, ed ha assunto l’impegnativa delega alla mobilità, abbandonasse gli slogan dal sapore ancora elettorale per una più ampia, articolata ed approfondita visione del complesso tema della mobilità urbana così da comunicare ai cittadini le idee di questa nuova amministrazione sulla politica dei trasporti pubblici, sull’info-mobilità e sulla sicurezza stradale».

«Avremmo ascoltato e discusso volentieri sui limiti e i difetti di una pista ciclabile, come migliorarla e potenziarla, ma non per eliminarla senza dare alcuna alternativa. L’Amministrazione si dovrebbe ricordare del successo (800 tessere nei primi 50 giorni) che ha avuto in città la “Bigi”, il servizio di bike-sharing inaugurato nel maggio scorso; i cittadini utilizzano questo nuovo servizio, spostandosi in città senza creare traffico ed inquinanti, e chiedono più piste ciclabili non il loro smantellamento. Quanto fatto in tema di piste ciclabili e Zone 30 dall’amministrazione Bruni è stato il frutto di un ampio confronto con i cittadini e i residenti delle zone interessate, di risorse investite, insomma un risultato faticosamente raggiunto. Eliminare una zona 30 o una pista ciclabile è certamente più facile e veloce. Ci auguriamo - conclude Ghisalberti - che la giunta Tentorio ci ripensi e attendiamo una proposta e un progetto complessivo di mobilità sostenibile e di sviluppo del trasporto pubblico per Bergamo in linea con quanto avviene nelle altre città europee».

Sul fronte intervengono anche i Giovani democratici con un comunicato di Andrea Tiraboschi, responsabile dei GD per Ambiente, territorio e mobilità. «I giovani democratici - scrive - sono sbigottiti dalle dichiarazioni fatte dal vicesindaco di Bergamo Ceci relative alle zone 30, ZTL e piste ciclabili. L'amministrazione Bruni si è impegnata a promuovere una cultura della mobilità dolce che prevede un disincentivo all'uso delle auto in zone residenziali o ad alta abitabilità, riducendo l'impatto acustico e ambientale del traffico nonché rendendo la viabilità più agevole portando i velocipiedi in percorsi dedicati. L'assessore afferma che tale politiche sono da rimuovere ma non specifica né criteri né modalità per farlo ma accenna soltanto a una certa "utilità" delle stesse e a un processo condiviso fra assessorato e la giunta. Si ricorda al vicesindaco che il processo decisionale condiviso c'è fra cittadini e giunta e non all'interno della giunta stessa, che si spera concorde sulle politiche da adottare, mentre si auspica che il criterio dell'utilità non sia sbilanciato verso le attività produttive a discapito della salute e del diritto alla mobilità sicura e dolce dei cittadini. Dichiara infine il resp. ambiente e mobilità dei Gd Tiraboschi Andrea:" Se non mi ricordo male in campagna elettorale Tentorio aveva promesso come altri prima di lui parcheggi lungo la cintura cittadina e una serie di navette autobus che collegassero la periferia al centro. Apprendiamo ora che c'è una certa confusione nella giunta nelle politiche da adottare, visto che Ceci sembra preferire alla salute dei cittadini e a una mobilità più sostenibile l'accesso diretto delle auto al centro. Spero soltanto che la nuova amministrazione guardi alle esigenze di tutti i cittadini e non solo di qualche categoria».

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