L'ultimo abbraccio ad Alberto
«Vita e monti, le sue passione»

Un ultimo caloroso abbraccio quello ad Alberto Consonni, lo scalatore di Pedrengo rimasto vittima di un incidente sulla Cresta dei Corni Neri domenica scorsa. Un abbraccio che, oltre ai famigliari, ha visto la partecipazione di tantissimi.

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Un ultimo caloroso abbraccio quello ad Alberto Consonni, lo scalatore di Pedrengo rimasto vittima di un incidente sulla Cresta dei Corni Neri domenica scorsa. Un abbraccio che, oltre ai famigliari, ha visto la partecipazione di tantissimi appassionati di montagna e soci del Cai, sodalizio al quale lo stesso Consonni era iscritti da decenni e di cui era istruttore nazionale di arrampicata. E questa mattina sono stati proprio i colleghi della scuola Leone Pelliccioli ad accompagnare il feretro nella chiesa del cimitero di Bergamo.

Poi la cerimonia officiata da don Aldo Riboni, assieme don Giuseppe Arrigoni, don Biagio Ferrari e padre Nunzio Conti: «Di Alberto – ha detto don Riboni – ricorderemo il sorriso, la passione per la vita e per la montagna che non si è limitato a contemplare, ma ha sperimentato in prima persona, lasciandosi riempire della sua gioia e della sua bellezza». «Ha terminato il suo viaggio – ha aggiunto al termine della celebrazione il nipote Federico – come avrebbe voluto: nell’ambiente che amava e vicino a una carissima amica. E poi con quel caloroso saluto al Palamonti che considerava davvero una casa e dove ha ricevuto l’abbraccio di chi gli ha camminato per tanti anni a fianco».

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