I ristoratori sul piede di guerra
contro le sagre di paese

Le sagre di paese? Non c'è che dire: piacciono alla gente. Sarà per quel clima famigliare e spontaneo che si respira tra i banconi di legno sotto i tendoni protetti, sarà perché una famiglia riesce a gustarsi una cena fuori in compagnia con piatti tipici e magari non dilapidando il portafoglio. Certo le feste paesane che spopolano in ogni angolo della provincia sono gettonate tra le famiglie, ma piacciono sempre meno ai ristoratori.

Gli esercenti pubblici chiedono infatti agli enti locali maggiori controlli. Sommersi come sono da normative e restrizioni, rivendicano pari trattamento anche per gli organizzatori delle tradizionali sagre.

Qualche controllo in più viene richiesto anche sulle finalità di questi eventi e sulla rendicontazione delle entrate. Gli organizzatori delle feste paesane si difendono: dietro ogni manifestazione, dicono, c'è tanto lavoro spontaneo e la voglia di creare aggregazione sul territorio. Almeno nei mesi estivi: poi il piatto torna ai ristoratori.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 2 agosto

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