Recupero delle Cartiere Pigna
Via libera dalla Regione Lombardia

Da un lato la ristrutturazione aziendale, dall'altro la riqualificazione delle aree dell'insediamento produttivo in via di dismissione. È il duplice obiettivo che sta all'origine del Contratto di recupero produttivo delle cartiere Paolo Pigna di Alzano Lombardo, la cui attivazione è stata approvata dalla Giunta regionale della Lombardia nel corso della sua ultima seduta prima della pausa estiva.

Il provvedimento del Pirellone arriva a seguito della firma ? nei mesi scorsi del Protocollo d'intesa (inserito nel piano di rilancio della Valle Seriana) tra Cartiere Pigna Spa, Comune di Alzano Lombardo e immobiliare Leonardo, proprietaria dei 110 mila metri quadrati dell'area dove sorge lo stabilimento. La misura servirà per riorganizzare l'attività industriale della storica azienda, costretta a chiudere la divisione cartiera dell'unità produttiva di Alzano Lombardo. La riconversione delle parti dello stabilimento abbandonato dalla produzione, il riassetto della viabilità e il riassorbimento occupazionale sono tra le principali finalità espresse nel Contratto di recupero di produzione, che consentirà, attraverso la sinergia con gli altri enti presenti sul territorio, di salvaguardare un'azienda storica.

L'iniziativa verrà attuata tramite la riorganizzazione dell'attività industriale e la riconversione delle parti dell'insediamento abbandonate dalla produzione, indirizzandole a funzioni di terziario, commerciali e direzionali, nell'ambito delle quali promuovere attività occupazionali utili a riassorbire anche quei lavoratori delle cartiere Pigna che non sia possibile rioccupare all'interno dell'azienda. Nello specifico, le cartiere occuperanno uno spazio di circa 54 mila metri quadrati. Altri 20 mila metri quadrati saranno invece destinati ad attività commerciali e del terziario.

La prima area interessata dai lavori sarà quella dell'ex Rilecart, e sarà destinata in parte a uso residenziale con la realizzazione di tre, massimo quattro edifici, affiancati da una sorta di polo scolastico e da un parcheggio. Ma tra le varie ipotesi inserite nel progetto, di cui verrà avviata la procedura di valutazione ambientale, non si esclude la possibilità di realizzare un Museo della carta. Uno spazio aperto anche alle scuole dove ripercorrere, attraverso i vecchi quaderni e gli storici macchinari della Pigna, la storia d'Italia.

Nel febbraio scorso, a seguito della chiusura della divisione cartiera, erano stati posti in cassa integrazione straordinaria 130 lavoratori su 338 addetti complessivi dell'azienda: alcuni di loro sono già stati recentemente riassorbiti in altre divisioni dell'azienda dopo aver seguito percorsi di riqualificazione grazie ai centri per l'impiego. Parte degli altri lavoratori della storica azienda potrebbero essere progressivamente reintegrati grazie all'attivazione del contratto sottoscritto tra Regione, Provincia di Bergamo, Comune di Alzano Lombardo, Cartiere Paolo Pigna Spa, Leonardo Spa e Cgil, Cisl e Uil Bergamo.

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