Addio a Scarpellini: il paesaggista
di Alzano che Londra ci invidiava

Si chiamava Ilex (il nome scientifico dell'agrifoglio) e guidava un'azienda che da sei generazioni si occupa di piante e giardini. Nomen omen. Ilex Scarpellini è morto il giorno di Ferragosto all'età di 81 anni, nella casa di cura San Francesco, a Bergamo. Lascia la moglie Giuliana e i figli Sara, Elena e Lorenzo.

«È stato un protagonista della storia di Alzano - dice monsignor Alberto Facchinetti, che questo pomeriggio ne celebrerà i funerali nella basilica di San Martino -. Il motore della sua azienda, un uomo di fede, distinto ed equilibrato, che metteva al primo posto famiglia e lavoro».

Membro della prestigiosa «Royal horticultural society» di Londra, Ilex Scarpellini teneva le redini della Scarpellini Asv insieme ai tre figli. Un'azienda con oltre un secolo e mezzo di storia, specializzata nella progettazione, esecuzione e manutenzione di parchi e giardini. Nel 2001 la Scarpellini spa si era divisa in due: da una parte la Scarpellini Asv di Alzano, guidata da Ilex, dall'altra la Scarpellini Incaflor (che segue il settore commerciale) di cui si occupava il fratello Aquilino Scarpellini con i figli Indro e Carlo.

Ilex, laureatosi a Losanna in architettura e paesaggio, aveva avuto una passione giovanile per il giornalismo, collaborando con «La Domenica del Corriere» e «Amica», su cui scriveva di giardinaggio. Ma presto aveva abbandonato la macchina per scrivere scegliendo di dedicarsi completamente al mestiere di famiglia. Una scelta che non gli aveva impedito di trovare tempo anche per l'impegno sociale: in passato era stato presidente dell'ospedale di Alzano e attualmente presiedeva l'Associazione Amici della Presolana.

Oggi la Scarpellini è una delle maggiori aziende florovivaistiche del panorama nazionale.

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