Bergamo turistica nei gadget
Tazze, magneti e idee culinarie

Welcome to Bergamo. Città dove si possono trovare typical cheese (formaggi tipici) e souvenir très jolis (ricordi molto carini). Vuoi per la vicinanza con Milano e i numerosi voli low cost che atterrano carichi di turisti all’aeroporto di Orio al Serio, sempre più visitatori stranieri approdano in città e soprattutto all’interno delle mura venete. E basta fare un giro anche solo per le vie Colleoni e Gombito per constatare come i bergamaschi si siano adeguati con cartelli, prodotti e gadget che parlano più lingue.

Complice la liberalizzazione, per accontentare il turista, persino negozi con vocazione diversa propongono, accanto magari a dolciumi e caramelle, una carrellata di oggetti ricordo: dai magneti alle tazze, dalle campanelle ai ditali. All’appello non mancano cavatappi, cucchiaini, bicchieri, campanelle in legno, ceramica e ferro. «A me mi piace» di via Gombito è tra i più attrezzati, con numerosi oggetti che riproducono vedute della città by day e by night. Non mancano magliette con la scritta «I love Bg» (io amo Bg) e sotto, per chi non fosse molto ferrato in geografia, la specifica «Bergamo-Italy».
Ci sono poi t-shirt con la prescrizione «Eat more polenta» (mangia più polenta) e la versione romantica con la scritta Bergamo divisa in due (Berg-Amo) dove la m sembra molto di più un cuore che non una lettera dell’alfabeto.

Volendo, c’è poi «Ol Leroi: l’orologio da collezione a tiratura limitata» con il vessillo giallo e rosso porpora di Bergamo. Lo skyline di Città Alta è riprodotto un po’ ovunque: borse in cotone, tazze e magneti di ogni materiale e forma. Poco distante, da «Passo passo», ci sono magliette che invitano inglesi e tedeschi (e chiunque mastichi queste lingue) a vivere la città: «Go through the town» e «Leb die Stadt». Do you understand? Se la risposta è no, poco importa perché, comunque, c’è sempre la traduzione in italiano. Oltre alle vedute classiche, il ricordino made in Bergamo passa anche attraverso le maschere tipiche. Piatti in legno, ceramica e resina, ma anche quadretti da appendere ai muri dedicati ad Arlecchino e Gioppino. Anche quando la colonnina di mercurio segna temperature torride, uno tra gli articoli più gettonati resta la sfera che, se opportunamente agitata, produce l’effetto neve in piazza Vecchia.

Alla libreria «Punto a capo» ci sono guide dedicate alla città e ad ogni suo paesaggio: pianura, collina e montagna. Così come souvenir originali sotto forma di ciottoli, piastrelle, scatolette e posaceneri con sopra rappresentate vedute di piazza Vecchia realizzate dall’artista (lodigiana) Franchina Tresoldi. Senza dimenticare magneti di tutte le forme e colori e degli imperdibili dolci ricordi: la tortina «Polenta e osei», ma anche casoncelli, formaggi e salumi delle nostre valli, innaffiati magari da un buon vino della Valcalepio e del Parco dei Colli.

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