Scuola, novemila studenti orobici
alle prese con le prove di recupero

È cominciata da qualche giorno la resa dei conti per gli studenti in bilico fra la promozione e la bocciatura con il «giudizio sospeso». Per 9 mila alunni bergamaschi si tratta dell’ultima possibilità, fra prove scritte e orali durante tutta la prima settimana di settembre, per recuperare una o più materie insufficienti e non perdere l’anno.

Al Collegio Vescovile Sant’Alessandro la verifica del lavoro svolto durante l’estate è già partita. Fuori dalle aule dove si svolgono le prove orali (quelle scritte sono iniziate la settimana scorsa) si incontrano studenti alla prese con il ripasso di quaderni pieni zeppi di appunti. Senza sosta, fuori dalla classe, leggono, memorizzano, e ripetono, in attesa di compagni che escono dal colloquio ai quali chiedere com'è andata la prova.

In cerca di segnali positivi si parte con un «Cosa ti ha chiesto?» e «Com’è andata?». Non si fa attendere il quesito più importante: «Ce l’hai fatta?». Molti si sono preparati all'appuntamento seguendo i corsi organizzati dalle scuole, prendendo lezioni private e portandosi i libri nelle località di vacanza.

Vicino agli studenti anche il preside, monsignor Achille Sana, che in questi giorni ha osservato con attenzione scritti e orali per il recupero delle insufficienze. «L’impressione che ho è davvero positiva – spiega –. Da giugno a oggi tutti hanno dimostrato di recuperare, con capacità e conoscenze migliori di tre mesi fa. Recuperi e verifiche sono stati presi molto seriamente e, così, si dimostrano molto utili. I risultati ci sono e nessuno è arrivato particolarmente impreparato».

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