Dal Cesvi gioco
per iPhone e iPod

Settantacinque milioni di bambini al mondo non ricevono un’istruzione adeguata e milioni di altri frequentano irregolarmente la scuola. Saranno gli analfabeti del futuro, che si andranno ad aggiungere ai 776 milioni di adulti che non sanno leggere né scrivere. Si stima infatti che, nel mondo, un adulto su cinque sia analfabeta.

Cesvi, nell’ambito della campagna Stop Child Labour, in occasione dell’8 settembre, Giornata mondiale per l’alfabetizzazione, lancia un «mobile game» digitale per sensibilizzare al tema dell’istruzione come diritto di tutti e come strumento di sviluppo sociale.

Il game, ideato per iPhone e iPod Touch, è un gioco di memoria, che, attraverso l’abbinamento di coppie di carte, porta a scoprire una foto d’autore. L’applicazione è scaricabile gratuitamente da ITunes e utilizzabile sugli oltre 2 milioni di iPhone attivi in Italia.

Il game, realizzato da Androra, mobile marketing & advertising agency, è uno dei primi game solidali per iPhone che viene lanciato in Italia, e unisce l’aspetto ludico e quello informativo, valorizzando l’utilizzo dei «gadget» tecnologici con un aspetto sociale.

In questo caso la tecnologia, tanto amata dai ragazzi, viene utilizzata per ricordarci quanto sia importante concedere a tutti, anche ai bimbi dei paesi più svantaggiati l’opportunità di sviluppare le proprie capacità attraverso l’istruzione.

La Campagna Stop Child Labour - School is the best place to work, vuole denunciare le condizioni di povertà e analfabetismo e promuovere la consapevolezza dell’educazione come soluzione concreta allo sfruttamento del lavoro minorile. L’istruzione e la scolarizzazione sono elementi essenziali per lo sviluppo sociale ed economico di qualsiasi popolo perché offrono ad ogni individuo gli strumenti necessari per costruirsi un futuro dignitoso.

Il fenomeno dell’analfabetismo va spesso di pari passo con una delle più critiche e pericolose piaghe sociali che affliggono il mondo dell’infanzia: lo sfruttamento del lavoro minorile. Per i genitori che decidono di mandare i figli al lavoro, munirsi di più braccia-lavoro possibili appare l’unica strada percorribile per uscire da condizioni di estrema povertà e degrado; accade spesso che gli adulti siano, al pari dei loro bambini, privi di istruzione e perciò inconsapevoli dell’importanza di un’educazione di base.

Nel mondo 218 milioni di bambini sono sfruttati, sottoposti alle peggiori forme di lavoro, esposti a sforzi fisici e costanti pericoli. Lo sfruttamento del lavoro minorile causa l’analfabetismo e la mancanza di istruzione porta a sua volta a condizioni lavorative ingiuste.

Questo circolo vizioso va fermato, per questo Cesvi invita a firmare una petizione on line (www.stoplavorominorile.it) a cui hanno già aderito oltre 9.000 persone. Le firme verranno consegnate al governo italiano per fare pressione affinché il nostro Paese si assuma degli impegni precisi a livello nazionale e internazionale sulla lotta allo sfruttamento del lavoro minorile.

La petizione è legata anche a un videogioco on line: compito del giocatore è sottrarre il maggior numero di bambini dallo sfruttamento e mandarli a scuola, dove potranno scegliere come costruire il proprio futuro.

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