Brebemi, siglato accordo sui fondi
Cattaneo: i lavori entrano nel vivo

Una firma fondamentale per la copertura finanziaria della Brebemi, quella messa nero su bianco lunedì da Cal Spa (Concessioni Autostradali Lombarde) e dalla Società di Progetto Brebemi Spa, rispettivamente concedente e concessionaria della nuova autostrada Brescia-Bergamo-Milano.

Le due società hanno infatti sottoscritto l’atto aggiuntivo alla Convezione Unica di Concessione, necessario per poter adottare il nuovo piano economico-finanziario a garanzia della copertura finanziaria del progetto definitivo.

L'atto, che segue l’avvio dei cantieri avvenuto il 22 luglio, costituisce un ulteriore, fondamentale passaggio per la realizzazione dell’autostrada, in quanto rappresenta l’impegno formale del concessionario al finanziamento dell’opera sulla base del nuovo costo approvato dal Cipe il 26 giugno. Il nuovo piano finanziario prevede un costo di circa 1.611 milioni di euro per 62 km di autostrada e quasi 37 km di nuove viabilità ad essa connesse; tale costo è completamente coperto da risorse private del concessionario Società di Progetto Brebemi Spa, il quale recupererà il proprio investimento nei 19,5 anni di durata della concessione.

tutto procede dunque secondo i programmi: l'obiettivo rimane l'apertura dell'autostrada entro il 2013.

Soddisfatto della firma l'assessore rgionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo: «Con la firma, apposta lunedì 7 settembre, dell'atto aggiuntivo alla Convezione Unica di Concessione tra CAL e Brebemi, i cantieri della nuova infrastruttura entreranno nelle prossime settimane ancor più nel vivo. Mi complimento con CAL Spa (Concessioni Autostradali Lombarde) e Società di Progetto Brebemi Spa, che hanno saputo aggiungere al mosaico di questa importantissima nuova autostrada anche questo tassello fondamentale».

«In Lombardia le infrastrutture si fanno riducendo al minimo i contributi pubblici e là dove possibile, come nel caso di Brebemi, si fanno senza», ha proseguito Cattaneo, ricordando che «la Brebemi è totalmente autofinanziata, e questo io credo sia un bel segnale per tutto il Paese, soprattutto in questo momento di crisi. Non ci rassegniamo a non fare le opere di cui abbiamo bisogno perché i fondi sono sempre meno. Ci impegniamo affinché si possano percorrere vie innovative che vedono nel coinvolgimento del territorio e delle forze economiche e sociali che lo rappresentano il proprio punto di forza».

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