Il fratello di Peppino Impastato:
«Indegno rimuovere la targa»

La rimozione della targa alla memoria di Peppino Impastato, decisa dal sindaco di Ponteranica, Comune in provincia di Bergamo guidato dal leghista Cristiano Aldegani, è una «cosa indegna». E' il commento di Giovanni Impastato, il fratello di Peppino, ai microfoni dell'agenzia radiofonica Econews. «Nella scelta del sindaco di Ponteranica - afferma - leggo solo razzismo. Io gli dico 'caro sindaco, lei non ha rispetto della dignità umana, questo è un gesto incivile'».

«Al più presto - annuncia - faremo una iniziativa. A parole si dice che si vuole combattere la mafia, ma da questi fatti si capisce che di chi ha combattuto la mafia non ci frega nulla. Era addirittura intervenuto pure il prefetto, revocando la prima delibera. E allora il sindaco che ha fatto? Ha rimosso la targa senza dedicarla a nessuno. Io non conosco il prelato a cui sarà dedicata la biblioteca ma a lui si poteva dedicare un`altra strada. E' lo stesso sistema che usiamo quando mi chiedono di intitolare una piazza a Peppino Impastato, io chiedo se è dedicata già a qualcuno».

Peppino Impastato, prosegue, «in parte è entrato e in parte no nel patrimonio condiviso. Dovrebbe essere scontato e nessuno dovrebbe discutere la scelta di dedicare una biblioteca a Peppino Impastato. Siamo pronti a leggere il curriculum del prelato per fare una battaglia a Cinisi e dedicargli una strada nel nostro paese. Noi - conclude - non scendiamo ai loro livelli».

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