Microfoni in una porcilaia
Si studia la tosse dei suini

Si chiama «dottore elettronico» e avrà il compito di ascoltare i respiri dei suini e segnalare i loro colpi di tosse e starnuti sospetti, per individuare nuovi ceppi influenzali. È un sistema ideato dall'Università di Milano in collaborazione con la Regione Lombardia e l'Aral, l'Associazione regionale allevatori della Lombardia, e sperimentato per ora nella nostra provincia, all'interno della porcilaia della società agricola «Il Montizzolo», che ha sede nell'omonima cascina di Caravaggio.

Il sistema funzionerà così: il veterinario elettronico registrerà in pratica giorno e notte i comportamenti dei suini, attraverso una serie di microfoni collegati a un software capace di interpretare le onde sonore presenti nell'ambiente e quindi individuare i possibili problemi respiratori dei suini. Nella porcilaia, che ospita quattromila suini da ingrasso destinati in parte alla produzione propria di salumi e per il resto al Consorzio del Prosciutto di Parma, circa un mese fa sono stati installati dei microfoni in prossimità dei box che ospitano i maiali. Dopo una settimana il materiale è stato ritirato per l'analisi dei dati.

Dopo la prima prova gli operatori universitari si sono rifatti vivi altre volte, piazzando in varie occasioni il «dottore elettronico» per circa tre ore. Torneranno per una prova più lunga verso la fine del mese.

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